Attualità - 07 ottobre 2010, 11:59

Regione: il bilancio dei controlli dei prodotti ittici eseguiti le capitanerie di porto liguri

Le capitanerie hanno registrato ben 42 violazioni amministrative, 24 frodi e hanno sequestrato più di 700 chili di prodotti ittici

L’attività di vigilanza pesca e di controllo sulla filiera commerciale dei prodotti ittici, coordinata dal 1° Centro Controllo Area Pesca della Direzione Marittima di Genova, ha portato all’accertamento di un cospicuo numero di violazioni, sia nel settore della ristorazione (etnica e tipica-locale), che in quello della vendita al dettaglio.

Sui 1000 controlli complessivi eseguiti, di cui circa 400 ai ristoranti, il dato relativo alle violazioni amministrative rilevate e alle frodi in commercio denunciate alla competente Autorità giudiziaria (per vendita e somministrazione di prodotto ittico congelato come fresco, ovvero di specie ittica diversa da quella dichiarata) – accertate peraltro, in una Regione a tradizionale vocazione marinara come la Liguria – ha indotto la Direzione Marittima a fare un punto di situazione con le Associazioni dei Ristoratori, allo scopo di analizzare il fenomeno, anche sotto il profilo del ruolo di “garanzia” che il ristoratore assume non solo verso la fiducia del consumatore, ma anche in funzione di tutela indiretta della fauna ittica.

Dall’incontro, svolto presso la sede della Direzione Marittima e Capitaneria di Porto di Genova, è emerso che, al di là della “tentazione” di massimizzare il proprio profitto attraverso la vendita di specie meno pregiate come specie di alto pregio, o di prodotto congelato come fresco (per fortuna limitata a pochi casi), una sicura incidenza sul fenomeno ha avuto la scarsa conoscenza delle numerose disposizioni nazionali e comunitarie che regolano, in maniera complessa e articolata, la materia.

Pur di fronte a un difetto di conoscenza non certamente scusabile, il Direttore Marittimo, Ammiraglio Felicio Angrisano, ha ritenuto di coinvolgere i ristoratori in una serie di incontri, con la collaborazione della locale Associazione di categoria, nei quali offrire la qualificazione professionale del personale della Guardia Costiera in attività di mirata “consulenza” sulla disciplina normativa che regola la filiera ittica e commerciale.

Ciò, ovviamente, in modo non disgiunto dalla costante attività di vigilanza e controllo non solo della ristorazione, ma anche degli altri esercizi commerciali legati alla pesca, al fine ultimo di assicurare una più incisiva tutela della fauna ittica, del consumatore nonché degli operatori corretti, attraverso la ferma repressione delle violazioni.

I controlli, svolti dai Nuclei Ispettivi Pesca delle Capitanerie di Porto liguri (Genova – Savona – La Spezia – Imperia – Sanremo – Alassio – Santa Margherita Ligure), ai quali hanno preso parte anche i Servizi Veterinari delle A.S.L. locali, hanno riguardato, oltre che la ristorazione, l’intera filiera della pesca, a partire dai pescherecci in mare fino ai punti di sbarco, mercati ittici e rionali, esercizi commerciali della grande e piccola distribuzione, pescherie, ipermercati, centri commerciali, ambulanti, sugli automezzi frigo adibiti al trasporto di prodotti ittici.

Particolare attenzione è stata rivolta al rispetto delle norme sull’etichettatura dei prodotti ittici sulla loro tracciabilità, nonchè alla verifica dei menù,  tutti aspetti che costituiscono nel loro complesso gli elementi sui quali si fonda la fiducia del consumatore/cliente nei confronti dell’esercente e la cui veridicità rappresenta, quindi, il modo attraverso il quale l’esercente ricambia al consumatore la fiducia accordatagli.

Questi, in sintesi i numeri di questo primo bilancio di attività di controllo estiva:

- 1062 controlli complessivi lungo la filiera ittica;

- 398 controlli nella ristorazione di cui 44 nella ristorazione etnica e 354 in quella locale;

- 42 violazioni amministrative accertate in materia di etichettatura e sulla tracciabilità dei prodotti ittici;

- 24 accertamenti per frode in commercio nella ristorazione e segnalate all’Autorità Giudiziaria;

- 346 Kg di prodotto ittico sequestrato in cattivo stato di conservazione;

- 262 kg di prodotto sequestrato a seguito degli accertamenti di frodi in commercio;

- sono state comminate 99.800 euro di sanzioni amministrative.

c.s.