Vertice mercoledi prossimo all'Unione Industriali di Savona per discutere sul futuro della Ferrania, i cui 225 lavoratori, gia' in pre-allarme dalla prima meta' del 2010, temono ora un’accelerazione da parte dell’azienda per la procedura di mobilita'. In questi giorni sindacati ed enti locali attendono di conoscere gli sviluppi della vertenza e ontinuano a difendere i cantieri scuola-lavoro, divenuti di vitale importanza per la maggior parte dei Comuni dell'entroterra. Note, invece, le informazioni registrate all’inizio di settembre per quel che riguarda il fotovoltaico di Solis (raddoppio della linea di 'stringatura del reticolo di celle', che consentira' un aumento del 70% della produzione) e l'evoluzione del settore della chimica fine verso l'impiego farmaceutico. Notizie positive, che consentono però solo un cauto ottimismo: tra Ferrania Solis e Ferrania Farma l'organico garantito sara' di circa 100 dipendenti, a fronte dei 324 iscritti nei registri dell'azienda. Tra questi i lavoratori in cassa integrazione in deroga di Ferrania Technologies, che oltre a temere la definitiva partenza del discorso mobilità, non hanno piu' visto alcun risvolto ne' sulla questione della tanto dibattuta centrale a biomasse ne' su quello della piattaforma tecnologica.