Nove proiezioni, con aperitivo, di film-documentari d’autore sono in programma nei prossimi mesi a Finale Ligure. A proporle è l’Assessorato alla cultura del Comune con la collaborazione della Biblioteca Mediateca Finalese e del regista Teo De Luigi. “Proporre una stagione di film-documentari è come promuovere uno "spazio libero", lontano dalla TV onnivora, quella che 24 ore su 24 occupa i nostri giorni. – dice Teo De Luigi - Il nostro sarà uno spazio di confronto conviviale, slegato dai vincoli dello storico "dibattito" di 40 anni fa, ma con gli occhi incollati allo schermo delle diverse realtà, come il sottotitolo dichiara: "Fatti – Storie - Racconti". Per questo proponiamo film con temi a ventaglio, non puntiamo a un genere, ma miriamo ad attraversare le diverse esperienze e i diversi linguaggi”. “Doc in Borgo” prenderà il via il 3 ottobre e proseguirà fino al prossimo maggio. “Un film al mese, collocato nel tardo pomeriggio della prima domenica del mese, ci dirà quanto il fìnalese è curioso e interessato. – dice De Luigi - Il piacere di osservare e ascoltare frammenti di vita filmata farà poi ritrovare il pubblico intorno ad un aperitivo, gentilmente offerto in collaborazione con la Bottega del Commercio Equo e Solidale”.
“Quest’iniziativa ci permette di dare un senso ad un vecchio progetto, che era quello di organizzare degli incontri conviviali la domenica pomeriggio per invitare la gente ad uscire di casa. – commenta l’assessore alla cultura, Nicola Viassolo – ‘’Doc in Borgo’’ ci permette di unire questo aspetto a quello culturale, proponendo proiezioni cinematografiche non banali, e a quello solidale, rafforzando il rapporto di collaborazione che il Comune ha con l’associazione Altro Mercato ed aggiungendo così un altro tassello al progetto ‘’Finale Ligure Città Equo Solidale”. La rassegna ci consente, inoltre, di proseguire il discorso iniziato con il "Festival di cortometraggi Overlook”. Il primo appuntamento è con il celebre "The age of stupid" dell'inglese Franny Armstrong, che racconta, con storie vere raccolte in quattro punti diversi del mondo, come le risorse della terra potrebbero esaurirsi sotto i nostri occhi. Aggiunge De Luigi: “Durante la stagione non avremo divi in passerella ma alcuni graditi ospiti, registi, che presenteranno i loro film. Fra questi citiamo, in particolare, Davide Ferrario, con il film in programma a febbraio "La strada di Levi", dedicato alla memoria delle deportazioni, e Pippo Delbono in aprile, con due delizie di questo artista, regista, attore: "L'India che danza" e "La paura", film quest'ultimo girato interamente con il cellulare. Poi un'attenzione particolare a giovani registi del fìnalese: Carola Mamberto, giornalista e regista che collabora a New York con Frontline per i documentari investigativi della TV pubblica PBS, che presenterà a novembre "Pizzo" e ci metterà di fronte alla domanda se questa attività criminale è solo siciliana o nazionale, ed Erion Kadilli, che è nato in Albania e ha studiato cinema a Torino, e che presenterà all'inizio di maggio "Primavera in Kosovo", girato quasi in diretta proprio nella settimana in cui il Kosovo ha conquistato la sua faticosa indipendenza” Gli altri titoli sono "L’urlo del ‘68"' e "Rapiti 1978" di Teo De Luigi, raccontati da Adriano Sofri (dicembre), "Un'ora sola ti vorrei" di Alina Marazzi (gennaio), "Terra Madre" di Ermanno Olmi (marzo) e "L'orchestra di Piazza Vittorio" di Agostino Ferrente a fine maggio, ospite della Festa dell’Inquietudine. Nella foto sotto la Sala delle Capriate dell'Oratorio de' Disciplinanti di Santa Caterina in Finalborgo, dove si svolgeranno le proiezioni della rassegna "Doc in Borgo" (la sala ospita la mostra permanente delle opere d'arte donate al Comune di Finale Ligure).
Teo De Luigi: Autore e regista riminese, residente a Calice Ligure, dagli anni ’80 si dedica all’inchiesta e al documentario, collaborando con la Rai. Dal 1987 al 1999 lavora con Sergio Zavoli. Nel 1999 è responsabile artistico di Stream e nel 2005 collaboratore di Sky Racconta. Realizza fra gli altri i seguenti documentari: “Voci. Ciò che i giovani non vogliono dire”, “PTSD – Piaga di guerra” e “Festa amara” sulla guerra nei Balcani, “Rito e sangue” battenti e flagellanti nel sud d’Italia, “Cittadella Cottolengo” sui volontari cattolici e laici, “Il mito Fausto Coppi” viaggio nelle imprese del campionissimo, “46 battiti al secondo” e “Padre e figlio piloti” la terra di Valentino Rossi, “Duccio Galimberti – Il tempo dei testimoni” la Resistenza di Giustizia e Libertà, “Piacere, Ada Gobetti” donna resistente e non solo moglie di Piero Gobetti. Ha pubblicato “Memoria come futuro” (Maggioli), e “Giocare da libero” (Limina). Attualmente ha in lavorazione “Paralup. L’eco della memoria”, in collaborazione con la Fondazione Nuto Revelli di Cuneo e con Marco Revelli.