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Politica | 28 settembre 2010, 10:44

Carcare: strumenti urbanistici, voto contrario dei gruppi consigliari di opposizione

Le motivazioni del voto contrario del Gruppo Consiliare del Partito Democratico, del Gruppo Consiliare del Partito Socialista Italiano e del Gruppo Consiliare “Carcare Futuro”

Carcare: strumenti urbanistici, voto contrario dei gruppi consigliari di opposizione

Ieri sera, durante il consiglio comunale di Carcare, il Gruppo Consiliare del Partito Democratico, il Gruppo Consiliare del Partito Socialista Italiano ed il Gruppo Consiliare “Carcare Futuro” hanno dichiarato voto contrario all’approvazione degli strumenti urbanisici presentati per le seguenti motivazioni:

Dagli strumenti urbanistici delle zone B2/1 e C2/1 si evince quanto segue: la zona B2 del Prg vigente viene suddivisa in 2 comparti : B2/1 e B2/2 . La superficie totale dell’area di proprietà privata di mq 3.369, con indice di fabbricabilità pari a mc 5 per mq, per  totali  mc 16845 viene così ripartita: zona B2/1 mq  2715, da cui scaturisce una volumetria massima di    mc 13575( per mc 4325 viene previsto il trasferimento nella zona C2/1, dunque la volumetria massima residua rimane di mc 9250) ; zona B2/2 per mq 654 con volumetria massima di mc 3270;

la zona C2 viene suddivisa in più comparti, oggetto del SUA è la zona C2/1.
La superficie dell’area di proprietà privata è di mq 8.848, con indice di edificabilità di 0,6 mc per mq,  per una volumetria massima di mc 5308,8.
Con la suddetta variante e il trasferimento di mc 4325, provenienti dalla volumetria della zona B2/1, la volumetria  aumenta dell’81% essendo pari a  mc 9633,8;

la volontà dell’Amministrazione Comunale di compartecipare all’operazione edilizia cedendo ai privati l’indice di fabbricabilità delle aree di proprietà pubblica che corrispondono: per la zona B2 a mc 550 ( che vengono trasferiti nella zona C2) , e per la C2 a mc 1871, comporta un ulteriore incremento della volumetria della zona C2 di mc 2421, per un totale di mc 12055.

In sintesi, in base al PRG vigente, i privati, sulla propria area, potevano  relizzare una volumetria massima di mc  5308,8, pari a 18 alloggi da mq 100 ciascuno. Dopo la variante apportata da questo SUA ( il trasferimento di mc 4325 dalla zona B2/1 e la cessione dell’indice di edificabilità di proprietà comunale per mc 2421), la volumetria si incrementa del 127%, essendo gli alloggi edificabili pari a n. 40.

Nella zona collinare della C2, per la quale il PRG   prevede l’indice di edificabilità di mc 0,6 per ogni mq, tale incremento ci pare veramente eccessivo, in quanto snatura quello che poteva essere uno sviluppo urbanistico armonico per tale zona.

Per quanto riguarda la zona B2,  era già stato sviluppato e proposto  un progetto da parte dei proprietari dell’area, progetto che non è più realizzabile, non per volontà dell’Amministrazione, ma in quanto una parte dell’area (zona B2/2) non è più a disposizione dei costruttori. Essendo venuto a cadere il vincolo dell’altezza di mt 12, che riguardava l’edificio retrostante, si ritiene che la volumetria che scaturisce dall’indice di fabbricabilità, avrebbe potuto essere sviluppata tutta in loco: l’edificio prospiciente la piazza Caravadossi sarebbe stato di altezza inferiore mentre sarebbe stato innalzato quello retrostante.
In ogni caso, la decisione dell’Amministrazione di trasferire una parte della volumetria in altra zona avrebbe potuto essere rivolta presso un’altra area , di caratteristiche diverse dalla zona C2 ( non collinare e di pregio come quella oggetto del trasferimento) , che avrebbe consentito uno sviluppo urbanistico più armonico.

Stigmatizziamo la decisione dell’Amministrazione di compartecipare alla speculazione edilizia cedendo l’indice di edificabilità ai privati, contribuendo così, e in misura massiccia, a snaturare l’edificazione della zona C2, per la quale, non a caso, il PRG vigente prevede un indice di fabbricabilità pari a 0,6 mc per mq.. Il ricavato dalla cessione dell’indice di edificabilità avrebbe potuto essere compensato da opere ulteriori, che la convenzione fra i privati e l’Amministrazione prevede, in misura ridotta al  minimo.

Anche il Cronoprogramma non ci trova favorevoli: la decisione di intervenire in via prioritaria sulla zona C2/1( senz’altro ritenuta più appetibile dai privati costruttori) rimandando ad anni successivi l’edificazione della B2/1, decisione condivisa dall’Amministrazione, posticipa il risanamento della zona B2, area centrale della cittadina, che, a nostro avviso rappresenta l’intervento prioritario per restituire ai cittadini una zona ora incolta e indecorosa.

Per quanto riguarda le pere ulterioti i gruppi di opposizione hanno ritenuto insufficienti le opere ulteriori previste: sottopasso della S.P.n.15, ampliamento della parte iniziale di via Ritano Capone ed ampliamento di via Pascoli, collegate all’edificazione della C2/1 e realizzazione di parcheggio, con copertura del rio Lanta, collegata all’edificazione della zona C2/1. Pur condividendo l’ utilità delle opere in oggetto, e constatando inoltre che l’Amministrazione Comunale ritiene prioritaria la realizzazione del parcheggio con copertura del Lanta che era un punto qualificante del programma elettorale di PD, PSI, IDV e Verdi ( constatiamo, con piacere, che l’Amministrazione Bologna non sta realizzando il proprio programma, ma bensì quello degli avversar!!), riteniamo che l’Amministrazione avrebbe potuto “ portare a casa” qualcosa in più, Ad esempio, un intervento riqualificante di piazza Caravadossi, comprendente anche il selciato del portico dell’Asilo Mallarini, che è di uso pubblico. 

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