Vertice oggi tra Tirreno Power e sindacati nazionali e territoriali nella centrale termoelettrica di Vado Ligure, per fare il punto sullo stato dell'arte relativo al progetto di potenziamento e ambientalizzazione dell'impianto. E' la prima volta che l'azienda, che sara' rappresentata dal direttore generale Giovanni Gosio e dal direttore del personale Alessandro Bernardini, incontra insieme i sindacati nazionali dei lavoratori dell'energia, i sindacati provinciali di categoria e le segreterie confederali di Savona. E' probabile che Tirreno Power chieda alle organizzazioni sindacali un forte sostegno al piano di sviluppo da 800 milioni di euro deliberato dalla società e incentrato sulla realizzazione nella centrale di Vado di un nuovo gruppo a carbone da 460 megawatt, sulla ristrutturazione dei due attuali gruppi a carbone e iniziative rivolte allo sfruttamento delle energie rinnovabili (per 180 milioni di euro). L'iniziativa ha ottenuto l'assenso del ministero dell'Ambiente, conseguentemente alla conclusione positiva della valutazione di impatto ambientale, ma non decolla per la forte opposizione dei Comuni su cui e' insediata la centrale (Vado Ligure e Quiliano). Per sbloccare la situazione e' necessaria poi la convocazione di una conferenza dei servizi che recepisca un'eventuale intesa tra lo Stato e la Regione Liguria.
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