La chiesa di San Giovanni di Carcare era troppo piccola per contenere la folla di amici, parenti, ma anche di tanti ragazzi, diverse migliaia, che non conoscevano Giacomo "Jack" Comparato, ma che hanno ugualmente voluto stringersi intorno al feretro del giovane morto a soli 17 anni venerdì scorso in un incidente stradale. In sella alla sua moto è finito sotto un camion nei pressi della cave Bagnasco. Un impatto tremendo che non gli ha dato scampo.
Questa mattina era il giorno del dolore, dei ricordi, dei rimpianti per una vita spezzata a soli 17 anni. Jack come lo conoscevano gli amici era anche una promessa del calcio. Era il capitano delle giovanili del Savona e ieri è stato ricordato anche allo stadio prima del derby vinto dagli striscioni contro la Sanremese. Le campane che suonano a lutto e il celebrante, padre Italo Levo, che fa fatica a trovare le parole giuste in un momento così doloroso per tutti: "In questo momento è difficile trovare le parole giuste per confortare gli amici e i familiari di Giacomo. Dio lo ha accolto tra le sue braccia e ora lo protegge". Commozione, incredulità e amarezza per Giacomo che era un giovane molto generoso e non solo un bravo calciatore. Infatti, a salutarlo, si contavano dirigenti e tecnici sia del Savona, la sua società, ma anche di Carcarese, Cairese e Vado.
Sguardi attoniti e persi nel vuoto in una chiesa dove durante la cerimonia funebre regnava solo silenzio e tanta tristezza per l'amico Jack che ora non c'è più. "Jack con te per sempre", continuavano a ripetere gli amici rimasti davanti al sagrato della chiesa che non hanno avuto il coraggio di entrare e capire che dentro il feretro avvolto in una maglia biancoblu c'era il loro compagno. Un lunghissimo e assoradante applauso ha poi salutato il feretro all'uscita dalla chiesa, prima che la bara del giovane "Jack" fosse portata a spalla sino al cimitero di Carcare.