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| 02 settembre 2010, 15:15

Savona: Fasciolo (Silb) "Abbiamo lavorato sulla qualità"

Savona: Fasciolo (Silb) "Abbiamo lavorato sulla qualità"

L'estate è ormai agli sgoccioli. Se dal punto di vista astronomico la stagione più calda dell'anno ha ancora qualche settimana di vita, dal punto di vista turistico ormai anche l'estate 2010 sta per essere archiviata negli annali. Come si fa di solito in questi casi, quando una stagione finisce è tempo di stilare qualche bilancio. SavonaNews.it ha chiesto a Fabrizio Fasciolo, presidente provinciale del SILB (Sindacato Italiano Locali da Ballo), un bilancio della stagione nelle discoteche della Riviera.

 

"Quest'anno i locali della provincia hanno lavorato bene esordisce Fasciolo Molti hanno puntato sulla qualità, programmando una o due serate speciali alla settimana; altri hanno preferito puntare tutto sulla quantità, magari offrendo appuntamenti ogni sera, come succedeva negli anni '90. E' anche tornata in voga la 'serata di animazione'. Insomma, quest'anno i locali della provincia hanno promosso un divertimento sano, allegro e positivo".

 

Quali i locali più frequentati?

"Ovviamente le disco-beach. La nostra provincia ha il più alto numero di discoteche sulla spiaggia. Si tratta di una grande risorsa. Valorizzata dalle intelligenti iniziative promosse dai gestori, che quest'anno hanno organizzato serate d'animazione, serate a tema o feste con titoli cinematografici. Negli anni '60 i locali della nostra provincia ospitavano eventi in cui si eleggevano Miss di varia natura. Dalle selezioni di Miss Italia e Miss Muretto, si è passati a selezioni di Miss meno prestigiose. Anche se la tendenza è cambiata, ora abbiamo un po' recuperato la tradizione delle 'feste da locale'".

 

Da molte parti si dice che la Liguria "è un paese per vecchi". E' ancora così o questa idea è diventata luogo comune?

"Come ho detto poc'anzi, la provincia di Savona ha il record di disco-beach. Ma ha anche il record di locali con l'orchestra, che sono ben 27. Nessun altra provincia italiana ne ha tanti. Questo dato è sintomatico del tipo di clientela che abbiamo. Quest'anno, però, abbiamo cercato di invertire la tendenza. Molti locali della Riviera si sono gemellati con altri locali del Nord Italia. Questo ha permesso di attirare avventori che, di solito, preferiscono recarsi in altre regioni. Dobbiamo sempre ricordare che la posizione della nostra provincia è strategica, in quanto è ugualmente distante da Milano e Torino ed è a un tiro di schioppo da Cuneo e Alessandria. Potenzialmente il bacino d'utenza è molto ampio. Occorre solo mettere a punto qualche strategia che ci permetta di sfruttare questo fattore".

 

Capitolo movida. Alcuni Comuni hanno tagliato le gambe alle iniziative dei locali favorendo il riposo dei loro cittadini, altre amministrazioni hanno puntato forte sul turismo sacrificando parte del benessere dei residenti.

"Da parte mia, ho sempre cercato di mediare tra le due posizioni proponendo soluzioni pratiche e tecniche che accontentassero chi fa musica. Del resto, il nostro motto è: 'Facciamo musica e non rumore'. In vacanza è giusto che i cittadini residenti abbiano la possibilità di riposarsi, ma occorre anche ricordare che nelle località di mare l'estate è rumorosa per natura. Certe proteste sono legittime, ma dovrebbero tenere conto di molti fattori. Alcuni anni fa la cultura turistica era differente e teneva conto anche delle necessità degli operatori. Un villeggiante che voleva riposare evitava di venire in Liguria e, per esempio, di affittare un appartamento che si affaccia sulla passeggiata di Alassio o di Loano. Un villeggiante che voleva riposare andava in vacanza in un luogo silenzioso. Ora non è più così, purtroppo. Ora questa cultura turistica, questo rispetto è venuto meno. Il rammarico aumenta se teniamo conto del fatto che spesso queste proteste derivano da meri interessi economici. Spesso chi protesta è proprietario di un appartamento che mira a vendere alla cifra più alta possibile. Una casa in vendita che sorge al centro di un luogo trafficato e molto rumoroso certamente vale meno di una casa che sorge al centro di luogo poco trafficato e silenzioso".

luca berto

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