Attualità - 13 agosto 2010, 16:59

Savona: carceri e Ferragosto, dura replica del Sappe

Il Sindacato autonomo di polizia penitenziaria, in un comunicato, replica duramente alla visita odierna dei rappresentanti regionali al carcere di Sant'Agostino a Savona. Nel comunicato del Sappe si legge:

"E' partito da Savona, con la visita dell'Assessore regionale alle Politiche Sociali Lorenza Rambaudi, l'happening di Ferragosto ideato dai Radicali (ma che in realtà vede i politici in visita nei penitenziari nei giorni immediatamente precedenti il 15 agosto, perchè è notorio che il 16 di agosto i giornali non escono...) che prevede la visita di politici nelle carceri per toccare con mano la tensione ed il malessere che serpeggia nei penitenziari a causa del sovraffollamento dei detenuti, della carenza di Poliziotti Penitenziari, soprattutto in Liguria dove a fronte di 1.140 posti letti sono detenute 1.766 persone, il 54% circa delle quali straniere, ed in cui sono in servizio solo 865 appartenenti alla Polizia Penitenziaria invece delle previste 1.264 unità".

 

"Anche nella nostra Regione - dice il rappresentante Sappe Roberto Martinelli - sono parecchi i politici che hanno dato la loro adesione a tale iniziativa, ma ci dispiace sottolineare che siamo quasi certi come una buona azione che dovrebbe servire a sensibilizzare il Palazzo e gli Enti locali sulla preoccupante situazione di sovraffollamento che si vive nelle carceri (come peraltro accaduto già lo scorso anno) si tramuterà in una inutile ed ipocrita passerella mediatica, occasione in cui ci si straccerà le vesti per qualche minuto davanti alle telecamere e taccuini."

 

"L'assessore regionale Rambaudi è arrivata buona ultima a denunciare l'inadeguatezza del carcere savonese di Sant'Agostino, per chi vi è detenuto e per chi ci lavora tutti i giorni. La priorità di Savona è la costruzione di un nuovo carcere per la città (che sembrava da tempo cosa fatta, ma che invece si è dimostrato proprio pochi giorni fa essere un miraggio…) e un sostanzioso incremento degli organici della Polizia Penitenziaria, donne e uomini che lavorano in carcere - in prima linea- perennemente sotto organico. Basta con chi vorrebbe confinare e relegare nella terra sconosciuta del penitenziario tutte le contraddizioni di una classe politica che promette alla gente più sicurezza ma dimentica colpevolmente le donne e gli uomini della Polizia Penitenziaria che lavorano quotidianamente in prima linea nelle carceri italiane ed in quello di Savona in particolare con mille difficoltà e gravemente sotto organico."

 

Aggiunge Martinelli: "Quando nel 2009 i radicali fecero propria una iniziativa che il SAPPE sollecitava dal 2000 (e cioè coinvolgere le Istituzioni a solidarizzare con le donne e gli uomini del Corpo almeno nel giorno tradizionalmente dedicato alle ferie estive, e cioè a Ferragosto) il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria la salutò con grande interesse, poiché tanta era la speranza di portare alla ribalta un mondo che viene sistematicamente censurato e dimenticato. Invece dopo un anno siamo in una situazione più drammatica e nessuno fa nulla, nonostante le tante promesse, i buon intendimenti ed i fiumi di inchiostro versati. Già lo scorso anno rivolgemmo ai tanti rappresentanti dei cittadini che recarono in visita lo scorso Ferragosto in carcere l'invito e il monito a non sottovalutare la portata storica del loro gesto. Ricordammo che il Corpo di Polizia Penitenziaria ha mantenuto l'ordine e la sicurezza nei 7 penitenziari liguri e negli oltre duecento Istituti penitenziari nazionali a costo di enormi sacrifici personali, mettendo a rischio la propria incolumità fisica, senza perdere il senso del dovere e dello Stato nonostante vessati da continue umiliazioni ed aggressioni, da parte di una popolazione detenuta esasperata dal sovraffollamento e da politiche repressive che non hanno avuto il coraggio e l'onestà politica ed intellettuale, di riconoscere i dati statistici e gli studi Universitari indipendenti, su come il ricorso alle misure alternative e politiche di serio reinserimento delle persone detenute attraverso il lavoro, siano l'unico strumento valido, efficace, sicuro ed economicamente vantaggioso, per attuare il tanto citato quanto non applicato articolo 27 della nostra Costituzione".

 

"Dicemmo, ancora, che l'intero Corpo di Polizia Penitenziaria era allo stremo e che per questo, per le aspettative generate dalla risonanza mediatica che raggiunse l'iniziativa delle visite in carcere dei Parlamentari e degli Eletti negli Enti locali rischiava di trasformarsi in un gigantesco boomerang se non si sarebbe tradotta in iniziative concrete sia da parte dell'Esecutivo che della Sovrana attività Parlamentare".

 

"Un consiglio che vorremmo sommessamente dare ai politici liguri che nei giorni di Ferragosto entreranno nelle nostre carceri" conclude il rappresentante del SAPPE "è quello di fare tutto ciò con discrezione e rispetto, e quando usciranno invece di scaricare a telecamere e taccuini il loro disagio ed il loro disappunto per ciò che vedranno si facciano concretamente promotori, nelle Istituzioni che rappresentano - Parlamento, Regioni e Provincie - , di concrete iniziative (riduzione sovraffollamento e reintegro organici Polizia Penitenziaria) che possano riportare la nostra Liguria ed il nostro Paese nel novero delle nazioni civili. Perché più passa il tempo e ogni giorno la situazione diventa sempre più preoccupante".

.