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| 29 luglio 2010, 11:30

Savona: l'ASL2 e la scuola insieme per prevenzione di AIDS

Savona: l'ASL2 e la scuola insieme per prevenzione di AIDS

Da diversi anni l'ASL2 savonese collabora con il Provveditorato agli studi con attività negli Istituti Scolastici Superiori della Provincia di Savona attraverso incontri tra studenti ed esperti del settore in ambito di prevenzione dell'infezione HIV (virus dell'AIDS).

Questa iniziativa nasce dalla collaborazione di medici infettivologi dell'Ospedale San Paolo (SC diretta da dott. Marco Anselmo) da medici che si occupano delle dipendenze (SErT diretto dalla dott. Francesca Romani) e da un organismo di volontariato CLPS (Coordinamento Ligure Persone Sieropositive) nelle figure di Marco Bussatori e Anna Maria Rebagliati che da circa un ventennio svolgono una preziosa attività in campo di prevenzione nella lotta all'AIDS.

 

Nell'ultimo decennio si è assistito a livello nazionale ad una netta diminuzione delle campagne di informazione su questo tema; le nuove generazioni che si affacciano nel mondo della scuola erano appena nate quando già la storia di questa malattia si stava modificando per l'avvento di farmaci che ne hanno letteralmente cambiato la prognosi, indirizzando i mass media alla erronea considerazione che 'AIDS non era più un problema.

 

Nel corso degli anni, in particolare di questo ultimo quinquennio questa situazione è emersa chiara nei test che vengono somministrati agli alunni delle scuole Superiori Secondarie prima dell'incontro con gli esperti. Nel 1996 le risposte esatte che riguardavano l'eziologia della malattia, le modalità di rischio e di contagio sfioravano circa l'83-85% degli intervistati(campione di 511), questo dato è drammaticamente sceso negli anni sino al 2008-09 in cui le risposte esatte allo stesso questionario non oltrepassavano il 73%(campione di 504) degli intervistati.

 

Da questo anno scolastico abbiamo pensato di elaborare le risposte date dagli alunni secondo le loro conoscenze "preventive" all'incontro con gli esperti(come negli anni passati) ma di somministrare anche un "post-test" con le stesse domande al termine dell'incontro.

Questa modalità ha rappresentato una autentica novità che peraltro ci spinge a continuare questa tipologia di approccio: i risultati sono piuttosto lampanti, il campione di studenti sempre omogeneo (373 pre test/404 post test); nel pre test le risposte esatte alle domande sono circa il 75%(in media con gli anni precedenti) ma raggiungono circa il 97% nel questionario somministrato dopo l'incontro.

 

Dalle esperienze maturate in questi anni risulta che gli incontri sono sempre seguiti con estremo interesse dagli studenti che molto frequentemente intervengono anche con quesiti appropriati e questo giustifica il risultato ottenuto nel post test.

 

L'impegno è quello di proseguire nel lavoro, di incontrare quanti più studenti possibile e riflettere se estendere anche all'ultima classe delle Medie Inferiori il nostro contributo visto che dai questionari emerge come sia sempre più precoce, soprattutto per le ragazze, l'età del 1° rapporto sessuale.

 

c.s.

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