Si è svolto l'ultimo incontro fra Asl e sindacati dopo i passaggi istituzionali della Conferenza dei Sindaci sulla riorganizzazione del servizio sanitario in provincia di Savona.
"Il progetto strategico di riorganizzazione della sanità provinciale presentato dall'Asl è condivisibile nello spirito - dice Fulvia Veirana della Cgil/Fp - soprattutto alla luce dei tagli inferti dal Governo alla nostra Regione. Abbiamo posto, però, alcune condizioni che Neirotti si è impegnato a rispettare.
Apprezziamo la logica in cui i 4 ospedali "collaborano" fra loro, ognuno con una vocazione specifica nella dimensione provinciale.
Importante la conferma dell'assetto strategico attuale della chirurgia dell'ospedale di Cairo Montenotte e l'aumento degli interventi in day surgery per abbattere le liste d'attesa provinciali".
La Cgil valuta positivamente la volontà della direzione di investire sul nuovo ospedale di S. Corona per il quale, però, "vogliamo che si inizi da subito a lavorare, con il Comune di Pietra Ligure, sul progetto: non permetteremo che vengano sottratte specialità all'ospedale con l'alibi della sua ricostruzione.
Bene anche che si ritorni a parlare dell'ospedale di Savona, di cui nel tempo ci si è un po' dimenticati. E' importante progettare a lungo termine purché non ci si allontani dal presente. Savona, infatti, non ha solo bisogno di un nuovo ospedale. Avrebbe bisogno di poter assumere personale per poter continuare a dare un'assistenza di qualità .
Il polo ortopedico Pietra – Albenga diventa punto di eccellenza regionale. Il progetto, però dovrà essere chiaro: ad Albenga dovranno arrivare solo gli interventi che i professionisti liguri oggi effettuano fuori dalla nostra Regione, recuperando denari preziosi, in aggiunta agli interventi che le equipe di Pietra Ligure già eseguono egregiamente. Non accetteremo che vengano spinti verso il sistema privato pazienti che oggi si rivolgono al pubblico: questo aggraverebbe ulteriormente i conti dell'Asl senza benefici per la popolazione.
Se il patto per la Salute Nazionale (su cui non siamo d'accordo) impone tagli ai posti letto per i malati acuti, bisogna che contestualmente vengano create le condizioni perché i pazienti siano seguiti con la stessa efficacia: fondamentale l'aumento degli attuali posti letto di riabilitazione intensiva ed il rafforzamento della rete di collegamento fra gli ospedali e l'assistenza sul territorio. La discussione sui servizi extra ospedalieri continuerà a settembre: noi siamo determinati, con le istituzioni locali, ad esigerne un sostanziale potenziamento.
Da approfondire la conversione dei day-hospital in day-service che non vorremmo complicasse solo la vita ai cittadini: importante stabilire regole certe sulle esenzioni e sui ticket.
Mandiamo una chiaro messaggio all'Asl: siccome la riorganizzazione rappresenta per tutti un sacrificio che si fa per mantenere in salute il sistema pubblico e non avere ulteriori tasse, non accetteremo sbandamenti da parte dell'Azienda. Chiediamo anche agli Enti Locali di vigilare sull'attuazione dei progetti".