Attualità - 28 luglio 2010, 08:22

Savona: Zanardi e Incorvaia denunciano caso di omofobia

Omofobia a Savona vittima una bambina di 12 anni, la sorellina di Manuel.

E' accaduto lo scorso fine settimana, ma Manuel ed io lo abbiamo saputo solamente oggi andando a trovare la mamma, che ci ha informati sull'accaduto.

La sorellina di Manuel di soli 12 anni si è sentita dire "Siete una famiglia di malati, vergognati tuo fratello è un omosessuale, stai lontana da mia figlia", a pronunciare la frase una vicina di casa, madre di una compagna di scuola della sorellina di Manuel. Anche l'amichetta è rimasta traumatizzata dal comportamento della madre, la bambina non ha alcun pregiudizio nei confronti della compagna di classe e amica di giochi, tanto meno nei confronti miei e di Manuel, ma allo stesso tempo si trova costretta a non poter più frequentare la sua amichetta, con la quale ha amici in comune. Quanto può pesare il pregiudizio così ignorante di una madre su una bambina di 12 anni?

Immediate e positive le reazioni del condominio che si è schierato a favore delle due bambine.

Purtroppo notiamo che solo in Italia esiste questa condizione altamente discriminatoria, il governo legittima l'omofobia semplicemente non riconoscendo gli omosessuali, l'ignoranza fa il resto. Condizione si riflette anche nei confronti delle famiglie dove spesso le spese le fanno i minori e gli innocenti. Nel nostro paese milioni di omosessuali vivono dietro le porte della repressione, non sono tutti coraggiosi e ancor meno coraggiosi sono coloro che dovrebbero governarci e tutelarci, malgrado gli infiniti richiami dell'UE i vari trattati firmati e mai rispettati dal nostro paese, in Italia si continua a non legiferare in materia lasciando son solo un enorme vuoto legislativo, ma anche milioni di cittadini fantasma.

Un'inchiesta speciale dell'Eurobarometro ha mostrato che in Italia la discriminazione basata sull'orientamento sessuale è considerevolmente maggiore (61%) che nel resto dell'UE.

Manuel Incorvaia .

Francesco Zanardi.

 

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