Attualità - 28 luglio 2010, 13:28

Savona: in estate diminuiscono i disoccupati in provincia

Luci ed ombre si profilano nel mercato del lavoro della provincia di Savona. Da un lato cresce la domanda di lavoro per effetto della stagionalità turistica e diminuisce il numero degli iscritti presso i tre centri per l'impiego e dall'altro lato continuano alcuni processi di stagnazione produttiva. Questo in sintesi il quadro che appare dalle analisi condotte sui dati rilevati nel mese di giugno 2010. Una situazione che per certi versi risulta decisamente migliore rispetto alla media italiana in cui i dati di maggio fanno rilevare, rispetto ad aprile, una contrazione di 0,1 punti percentuali nel tasso di occupazione (56,9%). Anche per la Liguria, secondo i dati Istat relativi al primo trimestre 2010, fa rilevare una performance negativa nell'occupazione (-3,44% rispetto al trimestre precedente) che ha comportato un aumento del tasso di disoccupazione dal 5,8% al 7,8%. In provincia di Savona la domanda di lavoro cresce del ben +32,18% rispetto a maggio e la richiesta di professionalità connesse alle diverse attività del terziario (+39,23%) gioca un ruolo

determinante nella performance positiva complessiva, anche se , proprio a giugno si profila una ripresa del comparto industriale (+27,9%), imputabile principalmente all'industria alimentare ed a quella meccanica. Per contro contrazioni nella domanda di lavoro si verificano nel comparto delle costruzioni (-5,8%).

 

Anche lo stock degli iscritti ai tre centri per l'impiego provinciali risulta in diminuzione rispetto al mese precedente ed il flusso in ingresso nello stato di ricerca attiva di lavoro si attesta a sole 405 unità. In diminuzione risultano i numeri degli iscritti alle liste di mobilità provinciali ed al collocamento mirato.

 

Tali performance che fanno ritenere una situazione se non di

ripresa almeno di tenuta, possono, tuttavia, mascherare situazioni di crisi occupazionale connesse a specifiche aree produttive caratterizzate da produzioni tradizionali a basso contenuto tecnologico e orientate all'export.

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