È stato assolto, con formula piena, dalla Corte di Appello di Genova, Michele Burgio, il poliziotto che, nel 2001, nell'ambito del processo G8, era stato accusato di calunnia e porto abusivo e illegale di armi da guerra, nel filone delle "molotov" alla scuola Diaz di Genova. Grande soddisfazione da parte dell'Avv. Alessandro Cibien <B>(nella foto)</B> del Foro di Savona, legale del Burgio, che, uscendo dal Palazzo di Giustizia di Genova, ha dichiarato: "Questa assoluzione conferma quanto, da anni, abbiamo più volte ribadito nelle aule del Tribunale. Abbiamo sempre avuto fiducia nella magistratura e questa sentenza, che sancisce l'assoluta estraneità del mio cliente ai fatti contestati, è la prova della vittoria della giustizia".
Nel dettaglio, a Genova, nel giugno del 2001, epoca del G8, il Burgio, allora autista del Generale della Polizia di Stato, Valerio Donnini, era stato rinviato a giudizio, con l'accusa di aver introdotto a Genova, all'interno della scuola Diaz, le bottiglie Molotov utilizzate successivamente per incolpare i manifestanti presenti nella edificio durante l'irruzione delle Forze di Polizia. Condannato in primo grado dal Tribunale di Genova ad anni due e mesi sei di reclusione, insieme ad altri funzionari e dirigenti della Polizia di Stato, Burgio è stato assolto dalla Corte di Appello di Genova, con la sentenza depositata in data 18.08.2010. Piena assoluzione per il Burgio da entrambi i capi di imputazione, per non aver commesso il fatto e perché il fatto non sussiste. L'assoluzione dell'autista Burgio è stata l'unica, oltre a quella dell'imputato Salvatore Gava. Per tutti gli altri imputati, la Corte di Appello ha confermato le condanne, inasprendo le pene, rispetto alla decisione del giudice di prime cure.