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| 15 gennaio 2010, 15:05

Piattaforma Maersk:Attilio Caviglia risponde a Rino Canavese

Piattaforma Maersk:Attilio Caviglia risponde a Rino Canavese

In esclusiva per <b>Savonanews.it</b>, il Sindaco di Vado Attilio Caviglia risponde a stretto giro al presidente dell' autorità portuale di Savona a proposito del progetto Maersk ( <a href="http://www.savonanews.it/it/internal.php?news_code=67798">qui</a> l'articolo )

 

"Noi siamo i primi a tutelare i posti di lavoro, e a cercare di incrementarli - dichiara Caviglia, pacato ma fermo - ma per la piattaforma Maersk di Vado Ligure manca totalmente un piano industriale. Certo, sentendo l'Autorità Portuale si potrà pensare il contrario, ma purtroppo è così"

 

Ci spieghi meglio: "Nessuno può prevedere quale potrà essere il reale sviluppo di questo progetto - continua Caviglia - certo in fase di costruzione darà lavoro, ma poi? I posti di lavoro la' inizio si era detto che sarebbero stati 2000, poi sono diventati 700, ora si parla di 400 ma dalle stime che stiamo effettuando è più probabile 250 Quel che è sicuro è che comporterà una spesa complessiva di 450 milioni di Euro di soldi pubblici" (circa 900 miliardi di vecchie lire n.d.r.)

 

Ma l'occupazione non diventa un cavallo di troia per realizzare altri mostri? "Mi ha tolto le parole di bocca. Ho appena letto i dati sulla cassa integrazione e sono sconfortanti. Il lavoro è al primo posto, ma anche la vivibilità di una città lo è, e Vado è invivibile. Non entro nel merito ambientale, che richiederebbe un capitolo a parte, ma le faccio un esempio: per bonificare poche migliaia di metri quadri prima dell'inizio di alcuni lavori marginali qui in città, sono stati preventivati 15 milioni di euro. Ripeto, per qualche migliaio di metri quadrati. Questo territorio ha subito innumerevoli abusi da parte di compagnie anche petrolifere che poi se ne sono andate lasciandoci una triste e costosa eredità ambientale."

 

E la pericolosità dei dragaggi necessari per la costruzione della piattaforma? "Quello è un altro problema. Ma se di 400 posti di lavoro si tratta, ecco che forse sarebbero più puliti e meno impattanti quelli che offrirebbe un nuovo centro commerciale, piuttosto che la piattaforma. Noi vogliamo offrirci sia come realtà industriale che come realtà turistica."

 

Appunto: Vado Ligure non potrebbe tornare a pensare al turismo, dopo un secolo di industria? "Quello è un sogno nel cassetto - sospira Attilio Caviglia - parlare ora di una Vado turistica può sembrare una chimera, ma qualcosa sta cambiando. Noi non vogliamo cacciare le aziende dal nostro territorio, ma è innegabile che la città necessiti di un "masterplan" complessivo. Troppo è stato detto in merito, ora è il momento di fare. A cominciare dal PUC, da riprendere da capo, e dall'installazione di una nuova rete di centraline di rilevamento dell'inquinamento atmosferico. E' fondamentale per la salute della popolazione misurare accuratamente le polveri cancerogene pm 2,5"

 

Chi vi finanzierà gli impianti? "Ce le finanzieremo da soli, e se da questi emergeranno irregolarità sulle emissioni, sapremo come agire.

 

Mario Molinari

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