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| 16 dicembre 2009, 19:11

Vado: il waterfront non convince l'amministrazione comu

Vado: il waterfront non convince l'amministrazione comu

In relazione alla Conferenza dei servizi referente convocata ieri dall'Autorità Portuale e viste le notizie apparse sugli organi di stampa, desidero precisare quanto segue:

La posizione del Comune di Vado Ligure è inossidabilmente la stessa mantenuta dai consiglieri fin dal voto del 28 luglio 2008 contrario all'Accordo di programma.

La maggioranza che governa Vado ribadisce la sua netta e forte contrarietà al progetto della piattaforma Maersk e di conseguenza non può che opporsi anche al Master plan (progettato dallo studio dell'arch. Cevini) poiché quest'ultimo è la compensazione per la costruzione della piattaforma.

Nella seduta di ieri in Conferenza ho premesso questa posizione, all'inizio del mio intervento.

Poi, dato non trascurabile, visto che era stata indetta una conferenza di servizi "atipica", così definita per ben due volte dall'ing. Canavese, atipica perché serviva soltanto a informare i convenuti che Autorità Portuale emetterà un secondo bando per l'individuazione del concessionario, cui sarà demandata la redazione del progetto definitivo di master plan (così come previsto dalla procedura di project financing), e infatti il Presidente ha chiesto al Comune di Vado, Provincia, Regione, Soprintendenza per i beni architettonici e Soprintendenza per i beni archeologici di avere indicazioni per eventuali condizioni ed elementi di cui si dovrà tener conto al momento della predisposizione del bando di gara.

Il Sindaco, premessa la contrarietà al progetto della piattaforma multipurpose e di conseguenza al progetto del Master plan, ha ricordato che il Consiglio Comunale di Vado ha votato degli indirizzi sul Master plan in data 16. 12. 2006, i SAU (maggio 2007) e l'Accordo di programma e rispetto a queste delibere il progetto presentato contiene numerose variazioni (a titolo d'esempio è stata disegnata un pista di pattinaggio al posto della piscina) ed è stata quindi "chiesta una sovrapposizione tra le previsioni di SAU e quelli di progetto Soprintendenza al fine di verificare se siano rispettati i contenuti prescrittivi dello SAU e dell'Accordo di programma".

Perché abbiamo ricordato le delibere consiliari pur opponendoci al Masterplan? Perché chi vuole emanare un bando di gara, nonostante la nostra ferma contrarietà, dovrà attenersi almeno alle delibere votate. Non ha senso dire che ci siamo seduti al tavolo delle trattative, l'avremmo fatto se ci fossimo messi a chiedere ulteriori compensazioni per Vado, ma su questo punto la nostra posizione è stata chiarissima: non abbiamo posto in discussione nessuna parte del progetto del Masterplan che non avesse già ricevuto un voto consiliare, pur consapevoli dell'estrema debolezza dei contenuti dell'Accordo di programma.

Ho scritto questo comunicato cercando di fare chiarezza su cosa sia veramente accaduto ieri mattina in Conferenza di servizi, ho dovuto leggere alcuni articoli apparsi su diversi organi di stampa con molto stupore e con crescente irritazione. Perché bisogna trasformare la realtà? Perché bisogna far credere che qualcuno abbia tradito le promesse elettorali quando questo non solo non è stato fatto ma nemmeno mai pensato?

Io sono sinceramente contrario alla piattaforma di 211.000 metri quadrati, il tono dimesso con cui voglio affrontare le questioni riguardanti l'ambiente vadese non devono essere scambiati per codardia o paura; il tono dimesso è una scelta di vita. Non è con la forza dell'arroganza che si governa un territorio; noi diventeremo straordinari solo se con profonda umiltà ma con tutte le nostre capacità e il nostro coraggio, senza mai alzare la voce, diffonderemo le nostre idee e ci confronteremo con altre; ma nessuno deve mai permettersi di pensare che ascoltare le idee di un altro, sedersi a discutere sia un atto "da venduti": nel momento in cui non si potrà discutere e nel momento in cui non ci si potrà confrontare allora vorrà dire che stiamo vivendo un buio tempo di oppressione.

c.s.

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