Durante il Consiglio della Seconda Circoscrizione che si è svolto ieri, mercoledì 21 settembre, è stato approvato il seguente ordine del giorno inerente "la costruzione ed esercizio di una nuova unità a carbone da 460 mw nella centrale termoelettrica di Vado Ligure – Quiliano da parte della società Tirreno Power S.p.A." che chiede al Sindaco di Savona, Federico Berruti, "di aderire al ricorso al TAR che le Amministrazioni Comunali di Quiliano e Vado Ligure stanno preparando per impedire il potenziamento della centrale termoelettrica Tirreno Power di Vado Ligure-Quiliano".
Oggetto: ordine del giorno inerente la costruzione ed esercizio di una nuova unità a carbone da 460 mw nella centrale termoelettrica di Vado Ligure – Quiliano da parte della società Tirreno Power S.p.A.
PREMESSO
che nel maggio 2006 la Società Tirreno Power ha presentato alla Regione Liguria ed agli Enti Locali proposta di realizzazione di un nuovo gruppo alimentato a carbone;
che i Comuni di Quiliano,Vado Ligure e la Regione Liguria hanno respinto in modo congiunto e irremovibile la proposta avanzata da Tirreno Power;
che la Società Tirreno Power S.p.A. ha attivato in data 6/4/2007, la procedura di V.I.A. (Valutazione di Impatto ambientale), di competenza nazionale, avente ad oggetto la realizzazione di una nuova sezione da 460 MW a carbone nella centrale termoelettrica di Vado Ligure-Quiliano;
che la Società Tirreno Power S.p.A. ha ottenuto in data 29/01/2009 il parere favorevole da parte della Commissione Tecnica per la verifica dell'impatto Ambientale – VIA e VAS;
che alla predetta riunione la Regione Liguria non è stata invitata a partecipare, sebbene ne avesse pieno titolo;
che il Ministero dell'Ambiente ha firmato nei giorni scorsi un Decreto di Valutazione di Impatto Ambientale per la costruzione di un nuovo gruppo alimentato a carbone da 460 MW;
che sono stati ignorati i pareri negativi espressi in modo inequivocabile dagli Enti territoriali competenti;
CONSIDERATO
che la situazione ambientale in essere nella zona Savona – Vado Ligure – Quiliano è già ampiamente compromessa;
che la Centrale di Vado Ligure- Quiliano fornisce il 100% della produzione elettrica da carbone dell'intero gruppo.
che l'ampliamento della Centrale Termoelettrica di Vado Ligure – Quiliano con un nuovo gruppo a carbone allontana l'Italia dagli obiettivi europei stabiliti per arrestare i cambiamenti climatici in atto, considerato che la direttiva europea "20-20-20" prevede che entro il 2020 tutti gli impianti industriali europei dovranno ridurre le loro emissioni del 20%;
che la realizzazione di un ulteriore gruppo termoelettrico alimentato a carbone ha come conseguenza diretta anche l'aumento della produzione di materiali di scarto, (ceneri pesanti e leggere, gesso, ecc.) e l'aumento del fabbisogno di reagenti chimici per gli impianti di abbattimento degli inquinanti; ed inoltre un aspetto ambientale da non trascurare è quello dell'aumento del traffico da e per la Centrale;
che Tirreno Power deve prima adempiere alle prescrizioni previste e non proporre, come miglioramenti legati al nuovo progetto, azioni che sarebbero già dovute essere compiute a seguito dell'esenzione dalla procedura di V.I.A..
CONSIDERATO
che non è perseguibile la sostenibilità dello sviluppo energetico proponendo, ancora una volta, un progetto di ampliamento della centrale che abbia come componente fondamentale l'utilizzo del carbone e relegando la produzione di energia da fonti rinnovabili a "marginale ed aggiuntiva";
che il margine di riduzione delle emissioni inquinanti previsto appare ancora troppo limitato e non esiste alcun riferimento obiettivo di contenimento per quanto riguarda le polveri sottili (PM10, PM5, PM2,5), assai più pericolose, la cui tipologia di elemento inquinante non può essere trattenuta dagli impianti di abbattimento previsti nel progetto per il nuovo gruppo alimentato a carbone;
che il progetto di Tirreno Power non risponde agli strumenti di pianificazione esistente e non tiene conto di una analisi dei danni economici che ricadrebbero sia sul settore agricolo che turistico-ricettivo;
Per quanto sopra esposto la Seconda Circoscrizione
considerati i pareri negativi delle Amministrazioni Comunali territorialmente competenti e della Regione Liguria;
considerato che non è assolutamente accettabile che l'utilizzo di nuove tecnologie sui gruppi esistenti sia subordinato all'ampliamento della centrale a carbone;
considerato che si vuole proporre un ampliamento della centrale non avendo neppure ancora chiara quale sarà l'incidenza ambientale sul territorio dell'unità a ciclo combinato da poco avviata;
considerato che il potenziamento della centrale configurerebbe un polo energetico da quasi 2000 MW, non giustificato per le esigenze di fabbisogno energetico, sicuramente eccessivo per la sostenibilità ambientale ed incompatibile con gli strumenti di pianificazione esistenti (Piani Urbanistici, Piani Provinciali Territoriali di Coordinamento, Piano Energetico Regionale, Piano Regionale per la qualità dell'aria, ecc.);
considerato che si prevede un enorme prelievo di acqua dalla falda per il mantenimento ed il potenziamento dei consumi richiesti dalla Centrale Tirreno Power di Vado Ligure – Quiliano;
per un corretto sviluppo del territorio, per la tutela della salute delle persone, per il rispetto delle comunità locali.
ESPRIME
Un fermo diniego alla costruzione di una nuova unità alimentata a carbone da 460 Mw nella centrale termoelettrica Tirreno Power di Vado Ligure- Quiliano;
AUSPICA
l'utilizzo del metano nelle fasi di accensione dei gruppi funzionanti a carbone;
l'introduzione delle migliori tecnologie esistenti per la ristrutturazione dei 2 gruppi a carbone esistenti;
la copertura del parco a carbone, come da convenzione del 2005;
la gestione da parte di un soggetto pubblico delle centraline di controllo della qualità dell'aria.
CONSIDERA
l'investimento in energie da fonti rinnovabili da parte di Tirreno Power non una compensazione, ma un'opportunità di sviluppo sostenibile per il territorio e per la stessa azienda
CHIEDE
al Sindaco di Savona di aderire al ricorso al TAR che le Amministrazioni Comunali di Quiliano e Vado Ligure stanno preparando per impedire il potenziamento della centrale termoelettrica Tirreno Power di Vado Ligure-Quiliano.