"Chiediamo al Governo di essere ascoltati affinché le nostre aziende possano continuano la loro attività imprenditoriale. Abbiamo avanzato una nostra proposta di canone che sia equilibrato. Il 90 % paga una somma, il restante 10 % un'altra ancora, ma ben più alta. A questo punto proponiamo che la maggior parte delle aziende possano pagare un canone più alto per sostenere la spesa del restante 10 % consentendogli di sopravvivere e di non chiudere l'attività. Il ministro Brambilla è d'accordo, ora dobbiamo convincere anche il resto del Governo Berlusconi". Lo ha detto Riccardo Borgo, presidente nazionale del Sib, il sindacato italiano bagni marini al convegno promosso dalla stessa associazione di categoria. 'Oggi in tutta Italia le aziende che operano nel settore sono 13 mila aziende, 1100 delle quali solo in Liguria – ha proseguito Borgo – La nostra categoria ha un peso determinante nel sistema economico nazionale. Continuare a ignorare le nostre richieste alla lunga potrebbe provocare ripercussioni anche su altre categorie economiche'.
E' intervenuto anche il sindaco di Savona Federico Berruti: "Negli ultimi 15 anni hanno saputo offrire servizi efficienti tanto che i nostri bagni marini sono diventati dei villaggi vacanze dove i turisti e i residenti possono godere. Questo grazie alla volonta di investire e alla lungimiranza della categoria e come Comune di Savona vogliamo continuare ad ascoltare la categoria per risolvere i problemi".