E' nato il primo quotidiano italiano in lingua catalana. Scritto nella variante algherese "Alguer.cat" prende il nome dalla cittadina di origini catalane sulle coste della Sardegna nord-occidentale (Alghero, in catalano l'Alguer) che per la prima volta nel panorama nazionale proporrà l'informazione quotidiana nella sua lingua, quella ufficiale, che ancora oggi si parla nella Catalunya, nelle Isole Baleari, nei Paesi Valenziani: il catalano.
La notizia era molto attesa. Oltre alle numerose associazioni culturali, anche una petizione promossa dal Lettorato di Catalano dell'Università di Sassari sollecitava la pubblicazione. Stimati dagli 8 ai 10 milioni i catalano-parlanti che ora potranno accedere all'informazione leggendola direttamente in lingua.
Il giornale, online da qualche giorno all'indirizzo www.alguer.cat, ha subito incontrato il favore del popolo catalano che attraverso il passa-parola ha diffuso spontaneamente la novità scatenando una vera e propria corsa. Una sorta di virus che in un paio di giorni ha riempito i blog catalani, migliaia le pagine web che lo citano, e contagiato alcuni dei più importanti organi d'informazione che hanno riportato la notizia in prima pagina.
Il progetto, nato con la collaborazione dell'Obra Cultural, grazie all'accordo con la Televisiò de l'Alguer può avvalersi delle notizie video, integrate nel canale online "Alguer.tv", così da proporre una informazione completa e soprattutto offrire la possibilità di sentire una voce del posto. Il linguaggio utilizzato è, infatti, quello che comunemente s'impara ad Alghero, senza correzioni e con tutti quelli che comunemente vengono definiti barbarismi.
Nel corso della presentazione, che si terrà sabato 2 agosto ad Alghero alle 10,30 presso il Palazzo Civico in P.zza del Municipio, invitati, tra gli altri, oltre al direttore Pasquale Chessa, il Sindaco di Alghero Marco Tedde e il Presidente del Consiglio Antonello Muroni, il Presidente della Provincia di Sassari Alessandra Giudici, gli Assessori alla cultura della Regione Sardegna Maria Antonietta Mongiu e della Provincia Salvatore Marino, il deputato sassarese Guido Melis e il consigliere regionale Mario Bruno.