Scherzo del primo aprile ieri sera in centro a Savona a danno dei piccioni. Qualcuno ha tappezzato le vie cittadine di manifestini dal titolo "UNO SGUARDO SU . I PICCIONI", riportante un elenco di gravi malattie che tali animali trasmetterebbero. Lo rende noto la Protezione Animali, che ricorda che tutti gli organi scientifici smentiscono responsabilità del colombo nella diffusione di gravi malattie, dall'aviaria alla salmonellosi, dalla clamidia alla criptococcosi al morbo di lyme, etc. Sull'episodio sta svolgendo accertamenti e non esclude la possibilità di depositare presso la Procura della Repubblica una denuncia per diffusione di notizie false tese a turbare l'opinione pubblica.
Sussiste peraltro un problema di contenimento delle popolazioni di piccioni ma il Comune non risponde alle proposte dell'ENPA di istituire un gruppo di lavoro che affronti le problematiche e studi le relative soluzioni; l'amministrazione insiste sul fallimentare divieto di dare cibo che, senza ridurre il numero di animali, ne favorisce invece sia l'indebolimento e le malattie di cui tanto si parla a sproposito, che la diffusione in aree dove non erano presenti, con l'esportazione degli inconvenienti.
Ben diverso e costruttivo ì l'atteggiamento di altri Comuni: a Pietra Ligure l'ENPA ha stipulato una convenzione per l'attuazione di una campagna di sterilizzazione dei piccioni; dall'inizio di marzo, per cinque mattine alla settimana i Volontari ENPA distribuiscono, in tre zone prestabilite, granaglie addizionate con nicarbazina (una sostanza innocua per l'ambiente), che impediranno la nascita di nuove nidiate. L'azienda fornitrice del mangime, dopo aver svolto uno studio sulla consistenza, la distribuzione e le problematiche delle colonie pietresi, ha istruito con un apposito corso i Volontari, che operano gratuitamente; è poi prevista la periodica verifica dei risultati, per accertare l'efficacia della campagna.
Nei giorni scorsi l'ENPA ha presentato alla Presidente della Circoscrizione V savonese, Antonella Frugoni, uno studio preliminare per il trattamento della colonia di Piazza Saffi, che raggruppa oltre il 50% della popolazione di volatili cittadini. E spera che il Comune comprenda che l'unico modo per non risolvere i problemi è quello di non affrontarli.