Attualità - 27 marzo 2008, 12:49

Liguria: sanità, Burlando "I conti sono in pareg

Conti in pareggio, razionalizzazione dei servizi conclusa e nuovi criteri per i concorsi sono stati annunciati dal presidente della giunta regionale ligure, Claudio Burlando nella sua relazione sulla sanità presentata oggi in consiglio. Il disavanzo secondo i dati ufficiali della Regione ammontava a 310 milioni di euro nel 2004, è sceso a 252 nel 2005, a 131 nel 2006 raggiungendo il pareggio nel 2007. Questo, ha sottolineato Burlando, nonostante il fabbisogno del servizio sanitario regionale sia aumentato da 3.090 milioni di euro a 3.333 milioni di euro. L'obiettivo del risanamento è stato raggiunto grazie a tre strumenti: l'aumento del fondo sanitario regionale; la diminuzione di alcune voci di costo: personale, farmaci, spese per gli ospedali; l'apporto di fondi nazionali. Gli ospedali nuovi approvati sono 5. Il costo complessivo di realizzazione è all'incirca di un miliardo di euro. Burlando si è impegnato a farli partire tutti e cinque nei prossimi anni. Risolto il problema della localizzazione di quello della Spezia con la scelta dell'area del Felettino e della valorizzazione del Sant'Andrea, resta l'incertezza di quelli genovesi per i quali si arriverà a una decisione entro il luglio prossimo. Conclusa la fase di razionalizzazione, l'offerta di servizi sanitari cambia: si riducono i posti letto per acuti dai 6.923 del 2004 ai 6.086 del 2008, salgono del 40 per cento i posti letto di riabilitazione, passando dai 499 del 2004 ai 697 del 2007 ai 1.117 del 2010. In crescita sia le residenze per anziani (da 4.766 del 2004 a 5.631 del 2007 con l'obiettivo di raggiungere i 7986 alla fine del 2011) sia gli interventi ambulatoriali e diagnostici sul territorio.

 

Per quanto riguarda le nomine Burlando ha presentato un lungo elenco di concorsi banditi affermando che, grazie alla nuova legge regionale secondo la quale due terzi della commissione devono essere costituiti da membri esterni all'Asl e sorteggiati, si è già interrotta la catena che portava a scelte troppo discrezionali e a una partecipazione ridotta di candidati. Inoltre ha annunciato che verrà introdotto un sistema di valutazione con maggiore trasparenza messo a punto dalla Sant'Anna di Pisa. I rappresentanti delle opposizioni hanno chiesto di discutere della loro mozione, rinviando alla prossima seduta l'esame delle comunicazioni del presidente. Nel loro documento i consiglieri di minoranza ricordano che la giunta regionale con la deliberazione numero 686 del 29 giugno 2005 ha proceduto alla nomina dei direttori generali delle Aziende sanitarie liguri, e sottolineano come alcune nomine, a un più attento esame, sembrerebbero risultare in contrasto sostanziale con il dettato normativo in materia di nomine dei direttori generali Asl soprattutto per quanto attiene la rimozione delle incompatibilità.

 

Il capogruppo di Alleanza Nazionale, Gianni Plinio, ha ricordato che all'attenzione della magistratura ci sono nomine di primari e di direttori generali, mentre l'intera opinione pubblica è scandalizzata dalle liste d'attesa. Il capogruppo ha definito la giunta «pasticciona e incapace», caratterizzata da atteggiamenti al limite della legalità con l'aggiramento di norme e disinvolti trasferimenti. Bocciata anche la commissione di esperti per esaminare i candidati che sarebbe presieduta da un candidato al Senato per il Pd. Anche Forza Italia ha criticato la nomina a presidente della commissione di un medico diessino e ha rilevato che l'abbattimento delle liste d'attesa deve avere valore per la valutazione al fine della riconferma o meno dei direttori generali, direttori ai quali il presidente della Giunta ha confermato la fiducia. Il presidente della giunta ha replicato che per i primari è stata votata una legge che impronta la loro nomina a criteri di trasparenza spezzando la catena giunta - direzione generale - primari: due terzi della commissione sono esterni all'Asl e designati tramite un sorteggio. Da quando è così, i candidati non si ritirano più. Per i direttori generali, il presidente ha ricordato che fra questa carica e lo status di dipendenti c'è incompatibilità, non ineleggibilità.

 

r.c.