Ministero dell'Ambiente, Regione Liguria e Autorità Portuale di Savona, sono intervenuti sulle dichiarazioni del consigliere regionale dei Verdi Carlo Vasconi, in merito a presunte difformità nella procedura per l'iter di approvazione del piano per la piattaforma multipurpose della maersk a Vado Ligure. L'assessore all'Urbanistica Carlo Ruggeri, ha sottolineato: " il progetto della piattaforma era parte del piano regolatore portuale di Savona – vado, assoggettato a procedura di Via nazionale conclusa con emanazione del decreto di compatibilità ambientale. Il progetto definitivo sarà quindi sottoposto a Via regionale non c'è altra procedura in atto". Gli fa eco il presidente di Port authority Rino Canavese: "Il ministero dell'Ambiente non può avocare a sé la procedura VIA, l'iter corretto è già stato definito nel decreto di approvazione del PRP. Da mesi, a quanto pare inutilmente sia l'Autorità portuale che la Regione ribadiscono che la conclusione dell'iter si avrà solo con il progetto definitivo della piattaforma e l'esame di questo da parte della commissione VIA regionale. Nonostante ciò, gli oppositori del progetto, in questo caso i Verdi e Vasconi, preferiscono creare confusione e fraintendimenti nell'opinione pubblica piuttosto che riportare fatti oggettivamente reali". Una lettura puntuale del documento che la Regione ha inviato al ministero dell'Ambiente alla fine del mese di gennaio, riportato solo a stralci dal consigliere Vasconi, avrebbe chiarito meglio la situazione attuale dell'iter riguardante la piattaforma di Vado. "Il dipartimento Ambiente della Regione- spiega ancora Canavese- non dà valutazioni ma riporta i passaggi storici della procedura della piattaforma e conclude scrivendo testualmente <maggiori precisazioni in merito ad eventuali modifiche e una valutazione in relazione alla sostanzialità delle stesse potranno essere fornite solo a seguito della presentazione del progetto definitivo nell'ambito della prevista procedura di VIA regionale>. Questo però è stato, strumentalmente, ignorato da chi preferisce insinuare il sospetto di azioni poco trasparenti da parte delle istituzioni. Se così non è allora sarebbe il caso di prestare maggiore attenzione nel corso della lettura dei documenti per capire quanto scritto".Una precisazione è arrivata anche dal Ministero dell'Ambiente: <In sede di approvazione del PRP di Savona la realizzazione della piattaforma di cui in oggetto veniva subordinata alla preventiva approvazione di un Accordo di programma tra Autorità Portuale, Comune di Vado, Regione e Provincia volto a definire il progetto della piattaforma e la sistemazione urbanistica del fronte mare di Vado e delle aree immediatamente retrostanti. E' da precisare che, rispetto alla soluzione della piattaforma indicata dal PRP, la soluzione che verrà definitivamente approvata in sede di accordo sarà necessariamente diversa, in quanto per espressa prescrizione regionale imposta in sede di approvazione del PRP la realizzazione di tale intervento dovrà avvenire senza lo spostamento del torrente Segno, come invece originariamente ipotizzato dal PRP. Altre modifiche conseguono invece ad un affinamento delle scelte contenute nel PRP e scaturite sia dall'istruttoria tecnica conseguente alle conferenze indette dall'Autorità Portuale, sia dalle valutazioni al riguardo effettuate dagli uffici regionali competenti. Pertanto la soluzione definitiva del progetto di piattaforma, dei relativi accessi e della sistemazione delle aree contermini sarà quella che verrà definita d'intesa tra i vari soggetti che partecipano all'Accordo di programma e quindi ratificata con VIA regionale. La definizione di tale accordo è subordinata agli assensi necessari da parte del Comune di Vado nonché dell'amministrazione regionale con conclusiva delibera di giunta".