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Sport | 19 maggio 2005, 07:00

Albenga: ciclismo, l'impresa di Tarello

Albenga: ciclismo, l'impresa di Tarello

� Maurizio Tarello, un albenganese che corre per il Team Olmo di Albenga, ha partecipato alla classica Liegi-Bastogne-Liegi.

Tarello ha impiegato poco più di 7 ore a percorrere i 220 chilometri del percorso lungo.

La corsa, che ha visto alla partenza più di nove mila ciclisti, è un classico appuntamento per i cicloamatori di tutta Europa in quanto il percorso ricalca fedelmente quello compiuto dai professionisti nel mese di aprile.

Al via ciclisti di venti nazioni: in prevalenza belgi, tedeschi, francesi, olandesi e svizzeri; pochi gli italiani.

" La gara � ha detto Tarello, che si è lasciato alle spalle alcune migliaia di concorrenti � è stata caratterizzata da un grande freddo. Per tutto il percorso c'erano tra i 5 ed i 6 gradi.

Il vento ci ha anche molto rallentati, per fortuna la pioggia ci ha risparmiati ed alla fine la soddisfazione è stata enorme. Correre in Belgio sulle strade del mitico Nord per un appassionato è come realizzare un sogno".

Dopo questa bella esperienza ora Tarello ( 43 anni, laureato in Letteratura, un vero e proprio filologo del ciclismo ) sta già pensando all'anno prossimo: " Vorrei partecipare il prossimo anno alla Parigi-Roubaix ed al Giro delle Fiandre. Quest'anno sono andato con mia sorella e mio cognato, che mi sono stati di grande aiuto, ma l'anno prossimo spero di andarci con una squadra. Spero insieme ad un gruppo di amici, tutti malati di ciclismo come me, con i quali ci riuniamo ogni martedì da Spotti ad Alassio.

In queste riunioni parliamo di ciclismo ed ora dopo il mio exploit li sto gasando per convincerli per fare, la primavera prossima, tutti insieme questa bella esperienza sul pavè".

Insomma chi prova il brivido di correre sulle strade del Nord rimane incantato: " E' stato commovente � conclude Tarello � vedere il pubblico, che per tutto il percorso, non ha fatto altro che incitare i corridori. L'incoraggiamento è stato incredibile soprattutto sulla mitica rampa della Redoute, salita che ha fatto la storia del ciclismo, con pendenze che arrivano al 18 per cento".

 

c.a.

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