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Attualità | 26 novembre 2004, 09:00

Pietra: Villa Bosio,stop della Sovrintendenza

Pietra: Villa Bosio,stop della Sovrintendenza

La Sovrintendenza salva Villa Bosio, residenza nobile pietrese, direttamente coinvolta in una delle opere urbanistiche più importanti degli ultimi anni per migliorare la viabilità cittadina. Via Rossello, la strada che praticamente accoglie chi arriva da ponente in centro, dopo essere finita nell'occhio del ciclone della minoranza, ora è sotto osservazione della Sovrintendenza genovese.

Il progetto di allargamento della strada principale della città prevedeva infatti lo spostamento del muro perimetrale lato sud della villa situata proprio davanti al parcheggio di piazza Pietrangelo Perri.

Un muro che però, secondo gli esperti, deve essere salvaguardato perché costruito secondo lo stile liberty, unico esempio di questo genere di architettura dell'intero comprensorio pietrese. In realtà il progetto prevede una riduzione, seppur minima, anche del giardino botanico.

Secondo gli studiosi questa villa è un patrimonio da conservare tanto che proprio la Sovrintendenza ha avviato una procedura di vincolo. �Abbiamo già chiesto un incontro con la Sovrintendenza - si affretta a spiegare la situazione il sindaco Luigi De Vincenzi - Non ci sarà nessuno stop ai lavori che potrebbero partire già a gennaio. Se la villa verrà vincolata, come pare, a quel punto sarà necessario modificare il progetto originario. Ci sono allo studio diverse soluzioni che stiamo valutando insieme ai nostri tecnici. A questo punto speriamo solo di non dover ritardare i lavori�.

Il progetto da 600 mila euro che prevede la sistemazione della strada fra la stazione ferroviaria e il passaggio a livello di via Bado, proprio davanti ai Cantieri Navali, è stato approvato in consiglio. Prevedeva appunto l'esproprio di alcune aree e tra queste quelle di villa Bosio. Ciò per consentire di sistemare la strada e allargare i marciapiedi.

L'attenzione della Sovrintendenza sul caso di via Rossello è stata accolta con grande soddisfazione dalla minoranza. �Pure il nostro ex assessore ai lavori pubblici Carla Mattea - spiega il consigliere di opposizione Giacomo Accame - aveva studiato un progetto di sistemazione della strada interna, ma teneva già conto del caso di Villa Bosio. In tutti i casi non sarebbe stata espropriata perché sapevamo quanto era importante sia dal punto di vista artistico sia storico�.

 

 

g.b.

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