Quella di sabato sera (il 27 novembre alle ore 21) alla Chiesa Anglicana non è una semplice presentazione di un libro. L'ambiente, il contorno saranno tali da favorire lo scorrere dei ricordi, gli aneddoti di uno dei protagonisti più� amati degli Anni 60 e 70.
"Ma non si parlerà di rivoluzione studentesca, - spiega l'Assessore alla Cultura del Comune di Alassio, D.ssa Monica Zioni, che ha curato l'organizzazione dell'evento - è un altro '68 quello che Gigi Rizzi verrà a raccontare al pubblico di chi l'ha conosciuto dalle pagine dei rotocalchi dell'epoca, e di chi l'ha ritrovato, simpatico ed energico "fattore" nella "Fattoria" televisiva di Mediaset".
Attore negli anni '70 è più noto per la sua fama di playboy. Come racconta lui stesso parlando del suo periodo magico: "Non ho mai trovato una spiegazione logica, razionale, alla conquista di una donna. � qualcosa di magico, accade e basta. C'erano quelli che ci mettevano un impegno pazzesco e spendevano capitali in rose rosse e gioielli. Io ho sempre agito d'istinto. Per me l'attrazione è un fattore di pelle, in uno sguardo devi leggere tutto. Al primo colpo bisogna capire il tipo. [...] Se scatta la magia lo percepisci all'istante. E in quel momento devi trasmettere qualcosa, la tua forza, la tua sensualità, magari la tua timidezza. Dai diciotto anni in avanti ho capito che non ero io a scegliere. � quasi sempre la donna che decide. [...] Ho sempre considerato meschine e vigliacche le relazioni parallele. Se stavo con una ragazza, quella era l'unica al mondo. In amore cercavo di essere severissimo con me stesso. E se qualche volta ho tradito mi sono sempre sentito malissimo. Anche se era solo una scappatella, mi sentivo uno stupido, un cialtrone. Solo dei poveretti possono sentirsi orgogliosi di avere una donna e un'amante."
"Gigi Rizzi: io, BB e l'altro '68" è infatti il libro-biografia che il noto "play-boy" piacentino di nascita, genovese d'adozione ha scritto con la collaborazione di Giangiacomo Schiavi e la prefazione di Massimo Fini.
Ad Alassio Gigi arriverà accompagnato dalla moglie, Dolores Mayol, e dalla giornalista e scrittrice Olghina Di Robilant che lui stesso definisce, l'amica di una vita.
Presenterà il suo libro i cui capitoli potranno anche essere spunto per approfondimenti di strettissima attualità.
E, a questo proposito, il compito di guidare il pubblico e lo stesso autore tra le pagine del libro e sui suoi risvolti è stato affidato al caporedattore del quotidiano "La Stampa", Sandro Chiaramonti.
La presentazione del libro, un piccolo rinfresco a seguire, ma per Gigi Rizzi il Comune di Alassio ha in serbo un'altra sorpresa: alla Chiesa Anglicana, ad attenderlo, insieme alle autorità cittadine anche il M�° Mario Berrino pronto a raccogliere la sua firma da affiggere e immortalare sul prestigioso Muretto. Del resto quella di Gigi Rizzi non poteva mancare su quello che ad ogni buon conto è un monumento allo splendore degli Anni 60 e 70, al jet set, ai suoi protagonisti.
L'ingresso è libero la cittadinanza è invitata a partecipare.