"Le piantine di basilico sarebbero cancerogene se inferiori ai 10 centimetri". E' quanto dichiarato ieri a Milano dal professor Francesco Sala, botanico, sul pesto. Un'affermazione che ha provocato un putiferio tra i coltivatori liguri, primo fra tutti Gianni Bottino, presidente della Coldiretti di Savona: "Per legittimare gli Ogm e per rivestirli di un manto di santità, si arriva al punto di paragonare il basilico genovese all'amanita falloide o ad altre specie di funghi o piante velenose. Peccato che ciò non risulti neppure al Ministero della salute e all'Organizzazione Mondiale della Sanità". ''Il basilico utilizzato dal Consorzio del Pesto, in sintonia con la normativa della Dop - ha detto la Coldiretti - non ha nulla da temere''. E da Imperia Roberto De Andreis, presidente del Consorzio dei Produttori del Pesto genovese, rincara la dose definendo "terrorismo al pesto" le dichiarazioni del botanico contro la demonizzazione degli Ogm''.