Fino al 30 luglio, presso tutte le sedi comunali, è attiva la raccolta firme per il Progetto di legge di iniziativa popolare per proteggere i beni comuni:“Disegno legge delega Commissione Rodotà beni comuni, sociali e sovrani."
Aria, acqua, ecosistemi ma anche opere architettoniche, storiche, culturali, artistiche sono un patrimonio pubblico comune e non sono possedibili. Vendere, sfruttare o inquinare questi beni genera un vantaggio per i pochi beneficiari dell’attività, ma nega a tutti gli altri la possibilità di goderne, ora e in futuro.
Per questo motivo i beni comuni vanno salvaguardati e difesi facendoli divenire un realtà giuridica del codice civile italiano.
I beni comuni italiani, dai palazzi storici alle strade, dall’aria e il suolo arabile fino ai ghiacciai e i mari, dovranno essere amministrati nell’interesse delle generazioni future, sostituendo alla logica del profitto quella della cura.
C’è tanto da perdere e c’è tanto da fare, ma tutto può partire da una semplice firma.
Per ulteriori informazioni e approfondimenti consulta il sito del Comitato Popolare di Difesa dei Beni Pubblici e Comuni “Stefano Rodotà”:
generazionifuture.org