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Attualità | 19 aprile 2019, 18:45

"Ultimo appuntamento": a Finalborgo un convegno per ricordare Janira D'Amato

L'evento è organizzato dal sindacato di polizia Siulp di Savona e dal Lions Club Finale Ligure - Pietra Ligure - Loano host. Tra gli ospiti, il capo della polizia Franco Gabrielli

"Ultimo appuntamento": a Finalborgo un convegno per ricordare Janira D'Amato

Per commemorare la tragica ricorrenza del secondo anno della scomparsa di Janira D’Amato, trucidata a soli vent’anni dall’ex fidanzato Alessio Alamia, il Lions Club Finale Ligure – Loano – Pietra Ligure Host e la segreteria provinciale di Savona del SIULP (Sindacato Italiano Unitario Lavoratori di Polizia) presentano il 7 maggio, a partire dalle 9:00 nei Chiostri di Santa Caterina a Finalborgo il convegno sul femminicidio dal titolo: “Ultimo appuntamento. Una giornata dedicata a Janira”.

L’evento ha il patrocinio del Comune di Finale Ligure e potrà contare sulla presenza di numerosi ospiti di prestigio. Interverrà infatti il Capo della Polizia e Direttore Generale della Pubblica Sicurezza Franco Gabrielli. Ma non solo: tra i relatori troviamo il magistrato Fiorenza Giorgi, l’assistente sociale, psicologa e psicoterapeuta Maura Montalbetti, mediatore familiare per il Centro Giovani della ASL 2, Felice Romano, segretario generale del Siulp, Alessandro Clavarino, dirigente dell’Ufficio III, Ambito Territoriale di Savona dell’Ufficio Scolastico Regionale della Liguria, Ildebrando Angelo Gambarelli, governatore dei Lions Distretto 108IA3 e Rossano D’Amato, il padre di Janira.

Modererà l’incontro Laura Galtieri, segretario generale del Siulp Savona; porgeranno i saluti istituzionali il Prefetto Antonio Cananà, il Questore Giannina Roatta, il sindaco di Finale Ligure Ugo Frascherelli, il presidente Lions Club Finale Ligure Pier Paolo Gallea, la Professoressa Angela Cascio, dirigente scolastica dell’Istituto Superiore “Migliorini-Da Vinci” di Finale Ligure, la scuola che Janira D’Amato aveva frequentato.

La più grande associazione di servizio al mondo riconosciuta anche dall’ONU, i Lions, ed il più grande sindacato di polizia d’Italia, il Siulp, si incontrano e uniscono le forze con lo scopo di dire basta a un fenomeno tragico come il femminicidio.

La sede finalese del Lions Club è attiva dal 1964 e negli ultimi anni ha realizzato molteplici campagne, dalle raccolte alimentari alla biciclettata di sensibilizzazione “Se ti muovi il diabete si ferma”, per prevenire uno dei mali del nostro secolo, il diabete, fino ad arrivare a un programma di acquisizione di nuove alberature per ripopolare le zone colpite da incendio, tra cui l’altopiano di Le Manie.

Come è nata questa sinergia Siulp/Lions? Lo chiediamo a Laura Galtieri, segretario generale del Siulp Savona: “Abbiamo trovato grande sensibilità da parte dei Lions su questo tema così delicato come il femminicidio, ma anche da parte delle istituzioni, degli sponsor e dei relatori, che sono stati lieti di partecipare. Lo stesso capo della polizia Gabrielli, o il magistrato Fiorenza Giorgi, oltre al proprio ruolo istituzionale sono persone molto sensibili e impegnate sul tema della difesa delle donne.  Sulla base di questi positivi presupposti ci auguriamo che questo convegno diventi un appuntamento fisso annuale”.

Prosegue Laura Galtieri: “Il 3 maggio, presso l’Istituto Alberghiero, si terrà l’inaugurazione della panchina antiviolenza e posso anticipare che sarà un’opera d’arte bellissima. Vorremmo che questi incontri fossero di sensibilizzazione per tutti, non solo per le donne. Un messaggio forte rivolto a loro ma anche agli uomini, perché ogni donna ha un amico fidato, un padre, un fratello con il quale confidarsi e verso il quale riporre fiducia. Il messaggio è che il cosiddetto ‘ultimo appuntamento’ non serve a niente, anzi: può essere addirittura deleterio. Se avete trovato il coraggio di affrancarvi da un percorso di violenza, che può essere fisica ma anche solo psicologica, e non è meno grave, non cedete alla tentazione di incontrarvi per quel famoso ultimo appuntamento. Perché potrebbe esservi fatale, come purtroppo lo è stato per Janira e per tante altre donne”.

Chiediamo a Laura Galtieri quante donne sono presenti oggi, a livello provinciale, nel Siulp, e se è vero che una donna che deve denunciare una violenza trova più volentieri in una donna in divisa una figura amica. Ci risponde: “Le donne nel Siulp non sono molte, perché devono conciliare l’attività professionale, familiare e, nel tempo libero, anche sindacale. Sicuramente per una donna è più facile raccontare le proprie vicende a un’altra donna. Ma in tutte le squadre mobili è presente personale, non solo femminile, adeguatamente preparato e formato ad hoc, con il quale non è obbligatorio sporgere denuncia, ma che talvolta può essere consultato anche solo per un consiglio che può rivelarsi prezioso. Inoltre, in tutte le questure d’Italia si stanno moltiplicando i cosiddetti luoghi protetti, aree nelle quali, dall’arredamento, ai fiori, ai quadri, fino agli accostamenti cromatici, tutto è studiato per mettere a proprio agio una donna che ha bisogno di confidare una situazione difficile. E naturalmente anche la provincia di Savona non fa eccezione”.

Un convegno per tutti, quindi, come emerge anche dal logo dell’evento (qui riprodotto in apertura dell’articolo), costruito su colori da “romanzo giallo”. Esso raffigura un uomo violento e una donna succube, ma anche una figura maschile positiva verso la quale la donna può sentirsi a proprio agio.

Alberto Sgarlato

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