Varazze: presentato "La mia campagna di Russia", il libro di Anna Ravazzi

La Prof.ssa Anna Ravazzi di Cogoleto, insegnante e studiosa della lingua tedesca, autrice del libro “La mia campagna di Russia”, dopo il successo ottenuto lo scorso 16 febbraio nella civica Biblioteca "E. Montale" di Varazze, alle ore 20:30 di mercoledì 6 marzo 2019, è stata ospite della XVII puntata di “Incontri”, la nota trasmissione di TeleVarazze, conduttore il presidente Piero Spotorno, in onda in diretta sul canale 89 del digitale terrestre e sulla pagina facebook di TeleVarazze Live.

L’omaggio di una figlia che vuole mantenere vivo il ricordo del Padre e, per non dimenticare, raccontare un’esperienza unica e irripetibile, vissuta e scritta giorno dopo giorno (quando possibile). Un lavoro di ricerca, analisi e trascrizione, che ora potrà anche contribuire a fare meglio conoscere la Campagna di Russia e le vicissitudini del rovinoso ripiegamento dalla linea del Don.

Alla presentazione sull’emittente televisiva varazzina, oltre all’Assessore alla Cultura Mariangela Calcagno, che ha introdotto la Ravazzi, sono intervenuti: Mario Traversi, dell’Associazione Culturale "U Campanin Russu"; il Comandante di Lungo Corso Stefano Giacobbe, ANMI Varazze, Emilio Patrone, presidente della Sezione ANA di Savona; il Tenente Leandro Cappiello, Associazione Bersaglieri di Genova e Varazze; il Tenente Antonio Rossello, Associazione Nazionale Carabinieri Varazze.

I rappresentanti delle associazioni culturali e d’arma, con mirati interventi, coordinati dal conduttore, hanno portato le loro testimonianze e fornito un significativo contributo all’esposizione e comprensione dei fatti trattati nel libro che, come scrive l’autrice: "… non è un film a trama che volendo si può abbellire, questo è un documentario. Perciò non dipinge, ma fotografa. Persino le emozioni".

Infatti, Edilio Ravazzi, il papà di Anna, ha preso nota nella sua agendina, "della crudezza ed orrore di quella che avrebbe dovuto essere una Blitzkrieg (guerra lampo) e che invece si protrasse durante ed oltre il terribile inverno russo, facendo sentire inutile e inadeguata ogni parola superflua".