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Pietrese | 27 settembre 2018, 09:30

Estate 2018 tra luci e ombre a Pietra Ligure e nel Finalese. E il mondo outdoor tiene duro ma vacilla

Annata inferiore rispetto al "boom" del 2017 ma comunque migliore del 2016. E la stagione non si è ancora conclusa: ottobre e novembre miti potrebbero regalare positive sorprese

Estate 2018 tra luci e ombre a Pietra Ligure e nel Finalese. E il mondo outdoor tiene duro ma vacilla

“È ancora prematuro stilare delle statistiche, perché i dati ufficiali non ci sono ancora pervenuti. Ma la sensazione percepita in modo diffuso dalla categoria è che in questa estate fatta di chiaroscuri al momento gli aspetti ‘scuri’ stiano diventando troppo preponderanti”. A dichiararlo è Angelo Berlangieri, presidente dell’Unione Provinciale Albergatori (UPA), impegnato a  tracciare un bilancio di una estate 2018 tra luci e ombre.

In questa videointervista, il presidente UPA mette sul tavolo le problematiche emerse, ma anche le possibili soluzioni, chiedendo che esse siano valutate in maniera condivisa tra le categorie e le pubbliche amministrazioni.

In particolare, però, sembra che anche un settore come quello dell’outdoor stia vivendo i suoi alti e bassi: doveva essere il “cavallo vincente” in grado di trainare l’economia di diversi comprensori del Ponente, ed invece quest’anno i sentieri sono apparsi un po’ più spogli rispetto all’abituale e festoso via-vai di bikers e trekkers.

Marco Marchese, presidente della Associazione Albergatori Finale Ligure e Varigotti, commenta: “Siamo leggermente sotto al 2017, che è stato un anno boom, ma comunque superiore al 2016, che era già un buon anno, quindi il bilancio è alla fine positivo. Hanno inciso le condizioni climatiche frequentemente variabili e le festività condizionate da una Pasqua molto in anticipo. E quest’anno l’outdoor si è spostato molto più sulla montagna, climaticamente più favorevole, mentre qui ha fatto troppo caldo soprattutto tra agosto e l’inizio di settembre. E adesso sui monti c’è ancora caldo, quindi anche la fine stagione ne risente. I bike park in Piemonte, che negli anni passati in questo periodo erano già chiusi per neve, sono ancora tutti aperti per via del clima mite. Non bisogna calare l’attenzione, bisogna investire di più sulla promozione, ma anche fare i conti a fine stagione: ma da noi a Finale è tutt’altro che è finita, abbiamo ancora tutto ottobre da giocarci e, se il tempo ce lo permetterà, una buona metà di novembre”.

Riccardo Puppo è uno dei fondatori dell’associazione Outdoor Finale Ligure, che organizza visite guidate, escursioni e numerosi altri eventi di promozione e valorizzazione del territorio. Ci dice: “Sicuramente la primavera è stata durissima. Oltre all’associazione lavoro in un campeggio dedicato proprio al mondo MTB e tra marzo e giugno ha piovuto tanto, quindi tutta la categoria ne ha risentito in modo decisivo. A luglio e agosto pare che ci sia stata una flessione del turismo balneare, e questo si è riflesso positivamente per quanto riguarda l’outdoor. Invece in questa fine settembre dal clima secco e mite la categoria degli sport all’aria aperta sta andando decisamente bene”.

Giacomo Dodino ci parla nella triplice veste di titolare di attività ricettiva a Pietra Ligure, di guida sui sentieri e di campione di MTB egli stesso: “A livello turistico-alberghiero abbiamo sicuramente riscontrato una prima flessione a settembre rispetto all’anno scorso, a causa di una carenza di stranieri. Ma la stagione complessiva è stata ottima, direi sugli stessi livelli dell’anno scorso, con periodi di soggiorno leggermente più corti. Lo scorso anno sono tornati gli stranieri e gli italiani che facevano anche due o tre settimane ad agosto, e questo ci ha fatto ben sperare per un ritorno ai ‘vecchi tempi’, mentre quest’anno la rotazione è stata più fitta: tanti soggiorni ma più brevi. L’outdoor è in aumento graduale e costante da tre anni a questa parte, ma non si è ancora espresso al massimo, il percorso promozionale è ancora in lavorazione, quando questo discorso sarà giunto a compimento potremo raccoglierne i frutti in modo adeguato”.

 

Alberto Sgarlato

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