Contestualmente con la sagra delle melanzane ripiene della Pro Loco di Gorra (tutti i dettagli QUI), al via questa sera, riparte anche la tradizionale “Pesca di beneficenza” organizzata dalla Parrocchia di San Bartolomeo Apostolo. L’evento si svolgerà nell’Oratorio che si incontra proprio sulla strada, recandosi alla sagra.
La pesca di beneficenza è nata nel 2006 con l’intento di acquistare statuine per il presepe della Parrocchia di Gorra, che ne era sprovvista: furono così comprati dei pastorelli alti una ventina di centimetri, tuttora in uso, Natale dopo Natale.
Dal 2009 al 2013 sono stati raccolti grazie alla pesca i fondi per i restauri di San Bartolomeo. Gli interventi hanno permesso di scoprire un tesoro che la parrocchia possedeva: infatti la statua era stata datata attorno al 1800, ma a seguito degli interventi effettuati essa è stata retrodatata attorno al 1500, quindi decisamente più antica. La stima precedente era legata al fatto che nel 1800 i parrocchiani si erano già fatti carico di un drastico intervento di restauro.
Dal restauro della statua è nata la tesi di laurea di Simone Bergallo, partita proprio dallo spunto offerto da questa antica opera e poi sviluppatasi come argomento sugli oggetti e gli arredi della vecchia chiesa parrocchiale di Gorra, trasferiti poi nella nuova chiesa. Tutto ciò è diventato un libro, dal titolo: “La Parrocchia di San Bartolomeo Apostolo in Gorra, tesoro scrigno di tesori”. Anche i proventi delle vendite di quest’opera di saggistica saranno destinati ai restauri della parrocchia.
Dal 2014, invece, fino al 2016 si sono raccolti fondi per il restauro del quadro che era nell’oratorio della Confraternita, poi passato ai possedimenti della Parrocchia quando fu chiusa la confraternita. Il dipinto raffigura San Bartolomeo, San Bernardo e la Madonna in Trono con il Bambin Gesù. La presentazione del restauro è avvenuta l’anno scorso, in occasione della vigilia della Festa di San Bartolomeo.
Dal 2017 è stata avviata la raccolta di contributi per i restauri dei crocifissi, quello dell’Altare Maggiore e il Cristo portato in processione dalla Confraternita. Entrambi sono attribuiti a Giovanni Maragliano e oggi necessitano di un grande lavoro di restauro. L’obiettivo della Parrocchia è quello di riuscire a restaurarli e presentarli insieme.
La pesca di beneficenza ha avuto un effetto molto importante di sensibilizzazione della popolazione, innescando un meccanismo virtuoso che ha portato anche a raccogliere in separata sede contributi per il restauro del Salvator Mundi, una bellissima statua settecentesca del Gesù Bambino benedicente, presentata lo scorso Natale.