Sono iniziati all’alba di martedì scorso, attorno alle 6:30, e si protrarranno per un paio di settimane al massimo (ma potrebbe rivelarsi necessario anche meno tempo) i lavori di dragaggio delle acque del fondale del porto di Capo San Donato a Finale Ligure.
Ciò avrà un duplice risultato: da una parte l’area portuale sarà più facilmente accessibile per imbarcazioni di ogni dimensione, dall’altra il materiale di risulta verrà messo a disposizione degli stabilimenti balneari principalmente di Finalmarina e in seconda battuta di Varigotti (quelli più danneggiati dalle mareggiate) per il ripascimento delle spiagge.
Spiega l’assessore ai lavori pubblici Andrea Guzzi: “Su una base d’asta di 70mila euro al ribasso a fare la migliore offerta e ad aggiudicarsi il lavoro è la GRL Scavi srl di Genova, ma ho parlato con il direttore generale di Finale Ambiente, il dottor Silvio Ascoli, che mi ha presentato la sua intenzione di investire tutto il capitale stanziato e disponibile di 70mila euro per fare ulteriori dragaggi. Inoltre il costo della riassegnazione alle spiagge di Marina e Varigotti non avrà costi per il Comune in quanto saranno i gestori degli stessi stabilimenti a essere messi in condizione di poter prelevare a proprie spese il materiale di risulta. Ricordiamo, infine, che a termini di legge non possono essere dragati più di seimila metri cubi di fondale”.
Conclude Guzzi: “Si tratta della prima volta, nella storia di Finale Ligure, in cui viene effettuata un’operazione di dragaggio su chiatta. Prima la rimozione avveniva mediante trasporto gommato, cioè su camion. Questo significa che abbiamo adottato un sistema più pulito, meno inquinante e per nulla congestionante per il traffico. L’unico modo che hanno i finalesi per accorgersi dei lavori in corso è guardare verso il mare”.