Piazza Partigiani ad Alassio accende gli animi ed il dibattito, soprattutto politico, tra Marco Melgrati ed Enzo Canepa.
L’attacco di Marco Melgrati è stato forte: "Forse preso dal rincorrere altri candidati sindaci con titoli accademici più consoni alla progettazione, il sindaco “pro tempore” Enzo Canepa si è lanciato in proclami di riprogettazione di piazza Partigiani, pensando ad “un bocciodromo a cielo aperto sul mare”, degno di città della cintura Torinese (non cito più Trofarello perché vorrei evitare una querela dal Sindaco di quella ridente cittadina)".
Risponde il sindaco Canepa: “L'impressione, leggendo il lungo comunicato stampa di natura edilizia da lui firmato, è che l'architetto Melgrati viva di ricordi. L'ex sindaco ed ex consigliere deve aver prestato poca attenzione, ma non si è trattato di alcun lancio elettorale: molto semplicemente, era un inciso durante una conferenza stampa dedicata a un importante evento di bocce, specifico su piazza Partigiani. Marco stia sereno: conosciamo perfettamente i vincoli posti su questa e su altre piazze del territorio che lui non aveva rispettato, così come siamo a conoscenza dei sistemi di raccolta delle acque forse a lui ignoti. Ci ricordiamo tutti i contenziosi da lui ereditati, come quello Fincos che ha messo in ginocchio la città. Forse è rimasto negli anni '90, ma mi permetto di far notare che la tanto da lui decantata struttura moderna della bocciofila è un'opera assolutamente inadeguata a ospitare la gloriosa associazione e i suoi soci, per ragioni di altezza eccessiva, enormi costi di riscaldamento e temperature altissime in estate. Proprio ieri abbiamo avuto un lungo incontro con il presidente della bocciofila, che ha esposto tutti i problemi della struttura, al punto di pensare che la soluzione migliore sarebbe la demolizione e la ricostruzione dell'impianto. Elementi che sono all'attenzione di chi ha a cuore il governo del territorio: meno di chi, alla ricerca di visibilità e attenzione mediatica, pensa solo al consenso elettorale. Pare evidente, oggi, la differenza tra chi come noi parla di progetti futuri e chi, invece, fa solo polemica”.