Savona, a rischio il consiglio comunale sul bilancio: convocati i capigruppo

Il consiglio comunale savonese di giovedì prossimo che avrà come punto principale il bilancio rischia di saltare. L'aria era già tesa nella stessa maggioranza con la Lega che aveva stoppato la pratica ma ieri il colpo basso finale, gli assessori del carroccio non si si sono presentati in Giunta facendo mancare il numero legale.

Diversi i punti che non li trovano d'accordo con l'assessore al bilancio e alle partecipate Silvano Montaldo, non ultima la decisione di affidare il servizio cimiteriale tramite un bando a una cooperativa per sopperire alla mancanza di personale comunale (leggi QUI).

Da lì la decisione della convocazione d'urgenza della conferenza dei capigruppo per lunedì alle ore 16.00 richiesta dai consiglieri Francesco Versace "Vince Savona", Alda Dallaglio Lega Nord, Elda Olin della "Lista Civica Caprioglio Sindaco" ed Emiliano Martino "Gruppo Misto" con oggetto l' "Eventuale rinvio della seduta consiliare del 28 febbraio 2018".

L'assessore al commercio Maria Zunato comunque smentisce le frizioni interne: "Nessun problema, la maggioranza è coesa, c'è stata un'incomprensione, Ripamonti era via per la campagna elettorale ed io in commissione e alla presentazione di un evento. Non esiste nessun caso".

Non si fanno attendere però i commenti della minoranza: "Poco importa se rinviando l’approvazione del bilancio si mandano in crisi tutti i settori (che andranno avanti in dodicesimi ancora un po’, con gravi disservizi per la città), l’importante è fare dell’altro, magari campagna elettorale o comunque nulla di attinente alle scadenze amministrative dell’Ente. I savonesi possono aspettare" dice Manuel Meles, consigliere del M5s.

Marco Ravera, consigliere "Rete a Sinistra - Savona che vorrei" ha spiegato con una cronistoria gli avvenimenti inerenti alle commissioni al bilancio delle ultime settimane: "Ricapitoliamo. Si sono svolte quattro Commissioni consiliari sul bilancio con la Lega di Salvini sempre presente. Nella prima, il 12 febbraio, è stata audita l'Assessore Zunato (Lega), il 14 febbraio è stata la volta del vice Sindaco Arecco (Lega). Nella terza, 19 febbraio, l'Assessore/candidato Ripamonti (sempre Lega) ha illustrato le sue proposte. Infine il 21 si sono svolte le votazioni finali. In nessuna delle sopracitate commissioni le consigliere e i consiglieri della Lega hanno proferito parola. Non un dubbio, non una critica. Nessuna esitazione nemmeno al momento del voto. Maggioranza compatta. Consiglio convocato per il 28 febbraio. Ma ieri il colpo di scena, nemmeno poi tanto. I capigruppo di maggioranza hanno chiesto un rinvio del Consiglio senza spiegarne le motivazioni. Ne abbozzo una io. Tutto risiede nelle lotte interne alla maggioranza. Da una parte la possibile "successione" a Ripamonti in Giunta, dall'altro l'atto stesso del Bilancio che tratteggia un'idea di città, opposta alla mia, dove regnano tagli e privatizzazioni (in campagna elettorale la Lega urla asili gratis, ma nella pratica fa altro), azioni che potrebbero suscitare più di un dubbio nell'elettorato e quindi meglio rinviare a dopo il voto, con buona pace dei cittadini. Se non si approva il bilancio, infatti, il comune andrà in esercizio provvisorio con, ad esempio, ritardi nei pagamenti delle aziende che il centrodestra a parole dice di voler tutelare. A pensare male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca".