"Si trattava di un'ordinanza a favore dei cittadini, delle persone e non contro qualcuno, quando si parla di sanità il massimo responsabile è il sindaco che ha a cuore la salute dei cittadini in una gestione di un'emergenza immigrazione che mette le questioni salute in secondo piano rispetto ad altre".
Con queste parole l'assessore regionale alla sanità Sonia Viale ha voluto 'difendere' il sindaco di Alassio Canepa condannato ieri con una sentenza, a pagare 4 mila euro di pena pecuniaria per l'accusa di avere emesso un'ordinanza ritenuta "antiprofughi" (Leggi QUI).
In particolare il sindaco, aveva emesso questo provvedimento di divieto di permanenza nel comune di Alassio diretto a persone provenienti da alcune località (In particolare paesi africani) per motivi di carattere igienico-sanitario.
Contro il sindaco Canepa, difeso dall'avvocato Giorgio Cangiano, si era schierato il 'Comitato per gli Immigrati': Dopo aver appreso che il Sindaco Canepa, senza alcun rispetto nei confronti del Giudice, a condanna adempita ha risposto 'Lo rifarei', mi sento di dire che oggi, per noi del Comitato, è un grande giorno, una grande vittoria! Ne siamo davvero felicissimi, soprattutto perché le ordinanze come quella e le politiche di estrema destra stanno creando il caos in Liguria. Si è arrivati, come si nota sotto gli occhi di tutti, a diverse aggressioni gravi, anche fisiche". (Leggi QUI)
A sostegno del primo cittadino alassino oltre all'assessore Viale anche il sindaco di Carcare Bologna, il consigliere Vaccarezza e l'assessore Rixi. (Leggi Articolo)