Dopo la visita del sindaco Giorgio Cangiano e una delegazione di volontari della Croce Bianca saranno di ieri a Milano, oggi il naufragio dell'Annamaria verrà ricordato attraverso una cerimonia ufficiale ad Albenga.
Nel pomeriggio del 16 luglio del 1947 la motobarca Annamaria stava trasportando 84 bambini, tutti maschi dai 4 agli 8 anni, in prevalenza milanesi orfani di guerra. I piccoli erano ospiti della colonia della solidarietà nazionale di Loano, ed erano diretti in gita all’isola Gallinara. Alle 18 il mare era calmo: la nave strapiena, che viaggiava a circa 60 metri dalla costa, urtò contro un ostacolo, iniziando a imbarcare acqua. L’Annamaria si inclinò pericolosamente, mentre i bambini cadevano in mare. Le vittime del disastro furono 48: 44 bimbi e 4 adulti. "Ad Albenga - scrisse allora Dino Buzzati inviato sul luogo della tragedia - si era concentrato tutto il dolore del mondo".
E a vivere in prima persona quel dramma Dino Ardoino Presidente Croce Bianca che allora aveva 8 anni: “Quel giorno noi bambini avevamo percepito che era successo qualcosa, ma gli adulti cercavano di tenerci nascosta la tragedia.
La sera quando andammo all'oratorio il parroco ci disse che quel giorno dovevamo aiutare 44 piccole anime a raggiungere velocemente il paradiso con le nostre preghiere. Andammo nella sede della Croce Bianca e ricordo ancora la schiera di bambini senza vita. Le volontarie e le donne di Albenga stavano lavando e componendo i piccoli corpi. La città rispose immediatamente al dramma con una solidarietà che Albenga sa dimostrare nel bisogno. Molte persone andarono a casa presero il vestito “della domenica” dei propri figli per vestire quei corpicini. Da allora capii che la Croce Bianca era il posto dove volevo stare e non ne sono più uscito”.
Oggi il ricordo con una cerimonia ufficiale e un saluto che Albenga vuole continuare a dare a quei bambini che ad Albenga persero la vita.
“Credo che sia importante il ricordo – afferma Dino – e la croce Bianca continua a fare il possibile affinchè non vada perso. Quel giorno tutta la città accorse e molti si buttarono in mare per fare avanti e indietro cercando di salvare quei piccolini ed è anche questo che ancora oggi ci aiuta a superare i momenti di difficoltà, il ricordo di quanto è importante l'opera della Croce Bianca ed il grande cuore di questa città.”
Afferma il sindaco Giorgio Cangiano: “Il ricordo dell’affondamento della motobarca “L’Annamaria”, nonostante siano passati settant’anni, è ancora molto presente sia in coloro che hanno vissuto direttamente quella tragedia sia in chi, come me, non era ancora nato ed ha rivissuto quel drammatico periodo attraverso i racconti e le immagini. Partecipare alla commemorazione penso rappresenti un positivo gesto per ricordare le giovani vittime, il dolore dei loro famigliari, il coraggio dei soccorritori e l’umana solidarietà degli albenganesi e quindi già fin d’ora ringrazio tutti coloro che riusciranno ad essere presenti”.