"In Liguria, in tutti i comuni costieri, specialmente nella provincia di Savona, si è ultimamente aperto un serrato dibattito sulla validità dell'applicazione della Direttiva Bolkestein, relativa alla gestione dei servizi nel mercato europeo.Una norma farraginosa, pasticciata, che di fatto demanda alla Corte Europea di Giustizia il compito di fare chiarezza in una materia articolata e complessa, la quale richiede nuovi strumenti applicativi in grado di tener conto delle varie realtà locali" commenta il portavoce dei “Verdi” della provincia di Savona Gabriello Castellazzi.
"Infatti non è accettabile una disposizione che inciti legalmente a spostare le attività economiche dove le norme fiscali, sociali e ambientali siano più permissive.Già nel 2014, Monica Frassoni, Co-Presidente dei “Verdi” Europei (la quarta forza politica nel Parlamento Europeo) aveva denunciato le incompatibilità tra il provvedimento governativo “Sblocca Italia” e la Direttiva Bolkestein.Con quanta serietà viene oggi affrontato il problema dalle forze politiche che amministrano i nostri comuni costieri?Pochi mesi fa il presidente della Regione Liguria ,Toti, dichiarava: “la Bolkestein non deve essere applicata”. Sulla stessa linea il suo Assessore Regionale all'Urbanistica, Scajola".
"Presa di posizione che ha dell'incredibile visto che i rappresentanti del loro partito di riferimento, “Forza Italia”, insieme a “Democratici di Sinistra”, “Margherita” e “UDC” , (prima Prodi, poi Berlusconi), votarono proprio a favore della direttiva che oggi condannano.Per i “Verdi”,europei e italiani, un “libero mercato” selvaggio, che fa prevalere i principi dell'economia monetaria su ogni altro valore, deve essere assolutamente fermato.Anche la CGIL, nel chiedere il ritiro della Bolkestein ha ufficialmente dichiarato che “la direttiva lascia aperto un varco a contraddizioni che ne rendono difficile e conflittuale l'applicazione”.
"Pierre Jouckpeer, rappresentante dei “Verdi” nel Parlamento di Strasburgo, ha dichiarato che “in questa materia l'Europa non ha bisogno di una direttiva-quadro unica, ma piuttosto di strategie nazionali che mantengano un tessuto economico equilibrato”.Per il bene dell'Unione Europea deve essere varato un nuovo provvedimento che anche nei nostri comuni valorizzi il tessuto economico di tutte le piccole imprese gestite dai residenti e non solo quelle del settore balneare" conclude portavoce dei “Verdi” della provincia di Savona