11 marzo 2014-11 marzo 2016, domani ricorreranno i due anni da quando venivano posti i sigilli alla centrale termoelettrica di Vado Ligure. Il giudice per le indagini preliminari Fiorenza Giorgi aveva disposto il sequestro preventivo dei due gruppi a carbone della Tirreno Power, ponendo così un freno all’attività della centrale.
E proprio domani pomeriggio é prevista una nuova manifestazione dei lavoratori Tirreno Power con partenza dalla centrale di Vado Ligure.
Dal giorno del sequestro, in esecuzione dell’ordinanza del gip, si è aperta un’inchiesta giudiziaria per disastro ambientale ed omicidio colposo che, ancora in corso, non ha ancora visto alcun rinvio a giudizio. Nella vicenda giudiziaria sono coinvolti amministratori locali e dirigenti dell’azienda. Oltre ai vertici di Tirreno Power, tra i quali Giovanni Gosio, ex direttore generale, Pasquale D’Elia ex direttore dello stabilimento e Massimiliano Salvi attuale direttore, ad essere iscritte nel registro degli indagati risultano in tutto 86 persone tra cui il presidente della Regione Claudio Burlando, l’assessore regionale Renzo Guccinelli e i funzionari regionali responsabili dei procedimenti dell’Aia che hanno partecipato alle delibere con cui l’ente ha dato il suo via libera per fare operare i gruppi a carbone prima e dopo il 2012. Nella lista ci sono anche i sindaci di Vado Ligure, Monica Giuliano e di Quiliano, Alberto Ferrando. Secondo la procura della Repubblica di Savona, "avrebbero permesso di inquinare e provocare danni alla salute e all'ambiente".
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