Proprio in occasione della giornata mondiale per i diritti dei disabili parte ad Albenga un importante progetto quello dell’Orto Sociale.
Un terreno in regione Stanchere devoluto dalla Signora Bruzzone vedova dell’avvocato Fiori che con le figlie ha deciso di affidare questo terreno alla consulta per i diritti dei disabili e all’Anfas che lo utilizzeranno per fare in modo che dei ragazzi con disabilità psichiche possano essere impegnati in attività che li valorizzino e gli diano dignità quali esseri umani.
Afferma con soddisfazione il sindaco Cangiano “Questo è l’inizio di un percorso. Come amministrazione abbiamo condiviso i progetti che ci hanno proposto ed abbiamo fatto questo primo passo rilevante grazie alla disponibilità di una persona che ha fatto un gesto generoso e importante e non lo ha fatto per avere un riconoscimento, ma per una scelta che viene dal cuore”.
A parlare poi Giuseppe Franco dell’Anfas che afferma “Quello che è importante è dare a queste persone un dignità anche sociale e per farlo è importante passare attraverso il lavoro. Ognuno di noi ha, infatti un progetto di vita che passa attraverso la scuola e poi prosegue con un’attività lavorativa che accompagna fino alla pensione. Per i disabili specie con disabilità cognitiva questo progetto lo devono fare le associazioni e creando dei laboratori occupazionali -
Come Anffas ad Alassio stiamo lavorando bene al bar nel quale girano circa 25 ragazzi disabili con questo ulteriore progetto tante altre persone potranno essere aiutate con attività che li toglie dall’emarginazione che spesso si trovano a dover vivere. Le famiglie sono disposte ad investire e a partecipare a questo progetto l’unica cosa che chiediamo al comune è un esonero dagli oneri di eventuali concessione che potrebbero essere necessarie.
L’assessore Vespo che si è fatta promotrice di questa importante iniziativa, la prima nel suo genere ad albenga, portandola avanti con forza e determinazione nel ringraziare le associazioni, la signora Bruzzone e le figlie, l’Anffas e la consulta “Tramite la consulta ho capito è imparato la distinzione tra il problema che può avere un disabile e la politica alla disabilità. Con questo importante progetto miriamo combattere l’emarginazione e dare dignità di vita a queste persone”.