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Attualità | 01 novembre 2015, 10:37

Luoghi del nostro passato: la storia del castello di Cairo Montenotte

Oggi ridotto a rudere ma un tempo punto strategico del Marchesato del Carretto e promotore di uno dei periodi più prosperosi per il borgo cairese.

Luoghi del nostro passato: la storia del castello di Cairo Montenotte

 

Un sorta di angelo custode sul borgo sottostante, giudice posto sulla strada commerciale Magistra Langarum e protagonista di una leggenda popolare con protagonista Francesco d’Assisi. L’antico castello di Cairo Montenotte ha rappresentato tutto questo, oggi ridotto a rudere ma un tempo punto strategico del Marchesato del Carretto e promotore di uno dei periodi più prosperosi per il borgo cairese.

Costruito presumibilmente tra l’XI e il XII secolo, la fortezza – dimora di Ottone Del Carretto visse il suo periodo di maggiore splendore intorno al XII secolo con il consolidamento del nobile del “Carretto” sulla valle della Bormida e numerose visite o passaggio di numerose e conosciute personalità del tempo tra i quali Corradino di Svevia nel 1268, quest'ultimo imparentato con la famiglia Del Carretto, o poeti, menestrelli e trovatori come Folguet de Romans, Pietro del la Mula e Arnaut Daniel, citato come Arnaldo nel Purgatorio di Dante Alighieri.

Una leggenda popolare narra anche il anche il passaggio di Francesco d’Assisi e la guarigione della figlia sordomuta di Ottone I da parte del religioso e poeta originario della cittadina umbra.

Il declino avvenne intorno al XVI e XVII secolo quando il castello cairese venne conquistato nel 1625 da Amedeo I di Savoia nel corso delle battaglie di successione tra genovesi, francesi, spagnoli e sabaudi e ridotto in ruderi come gli altri castelli della Val Bormida nel 1627 dal Conte Verrua. 

Oggi, dopo il restauro avvenuto nell'agosto 2014 con la realizzazione dell'antico sentiero pedonale che dal centro storico sale al castello e l'area spettacolo, la fortezza cairese è diventata una sorta di terrazzo panoramico dove ammirare l'antico borgo fatto di vie strette e case una vicina all'altra e i tradizionali fuochi d'artificio durante la festa patronale di San Lorenzo.

 

 


 

 

Graziano De Valle

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