"A me sembra doveroso intervenire per assumermi la piena responsabilità di una sconfitta pesante che è avvenuta nel mio territorio e che penso non abbia alcuna motivazione, se non una motivazione strettamente locale". Si apre così l'intervento della candidata alla presidenza della Regione Liguria Raffaella Paita, in direzione nazionale del Partito Democratico.
Il Consigliere Regionale analizza in un intervento di circa dieci minuti, pronunciato la scorsa notte, intorno all'una, la sconfitta del Pd alle regionali del 31 maggio in favore della coalizione di centro destra guidata da Giovanni Toti: "Sono stati commessi errori all'interno del mio territorio. Anche errori miei. Io ho fatto moltissimi errori nella conduzione della campagna elettorale, che sicuramente non ricommetterei".
Il mea culpa di Raffaella Paita non lesina però una parte delle responsabilità a chi, come Sergio Cofferati e Luca Pastorino, ha deciso di uscire dal Partito Democratico dopo il contestato voto delle primarie, per intraprendere un nuovo percorso che ha portato alla formazione della lista Rete a Sinistra, con il Sindaco di Bogliasco candidato alla presidenza (i due erano stati indicati come i principali responsabili della sconfitta): "Noi abbiamo subito, a partire dalle primarie, che sono andate così perché c'era una disegno politico. Si è faticato moltissimo a trovare una candidatura alternativa alla mia. Si sono ritirati moltissimi candidati, io venivo considerata una candidatura forte fino a che non si è individuata una candidatura che aveva una grande proiezione mediatica nazionale, e un solo scopo, quello di provare a fare da contro altare alla leadership di Matteo Renzi".
"Noi - continua - abbiamo perso la sera in cui, a risultato arrivato delle elezioni primarie, il mio competitor, Sergio Cofferati, non solo non mi ha stretto la mano, ma ha deciso in quel momento di uscire dal Partito Democratico, e di uscire infangando le primarie, descrivendo tutti noi come fascisti, come mafiosi e come portatori di un'idea di primarie assolutamente sporche. Voglio dire, di fronte a questa direzione che quelle primarie non erano questa cosa. Sì, ci sono stati episodi brutti, ma sono stati episodi limitati giudicati da un giudice della Corte Costituzione, dal primo giudice donna della Corte Costituzionale, e non era giusto per noi intraprendere quel tipo di valutazione e farci così tanto male".
Raffaella Paita punta però il dito anche contro il Partito Democratico ligure: "L'altra sconfitta avviene quando, il Partito Democratico ligure, anziché prendere immediatamente atto del risultato delle primarie, inizia un percorso di stillicidio interno, nel quale fa passare questa idea di primarie logorate, di primarie sporche".
L'ex candidata alla presidenza, ha poi parlato dell'indagine che la vede indagata per omicidio colposo, per i fatti dell'alluvione che ha colpito Genova nei mesi scorsi: "Ho ricevuto un avviso di garanzia per non avere dato l'allerta meteo in condizioni e in scenari con previsioni meteo che non consentivano di darla, e che comunque non avrebbero consentito di darla a un politico. Credo di essere l'unico Assessore alla Protezione Civile di tutta Italia, che ha ricevuto un avviso di garanzia per non avere dato l'allerta, cioè un fatto meramente tecnico".
Raffaella Paita, punta il dito anche contro il Ministro della Giustizia Andrea Orlando, pur non nominandolo. "Io credo di fare un minimo di valutazione e lo dico anche ai fautori delle interviste che oggi rappresentano il quadro della realtà ligure e genovese con 'Io l'avevo detto, io avevo provato a mettere in guardia, io avevo provato a tendere la mano, ma la mia mano non è stata accolta'. Sappiate che c'era un modo per accoglierla quella mano: presentarsi alle primarie, renderle una competizione vera. Noi - continua Raffaella Paita - abbiamo fatto l'errore grave di sottovalutare un centro destra che nella nostra realtà aveva ripreso quota, e che si trovava compatto. Penso di avere commesso io l'errore finale - conclude - quello di aver dato troppa importanza al tema della possibile sconfitta a sinistra, e quest'asse mi ha spostato a perdere completamente il rapporto con l'elettorato moderato. Noi da lì dobbiamo ripartire. Lo faremo con un'opposizione dura. Loro hanno un solo Consigliere solo di vantaggio su di noi, quindi ci sono ampie possibilità che il nostro gioco possa metterci nella condizione di riconquistare la Regione, a una condizione però, che venga fatta una riflessione seria sullo stato comatoso del a livello ligure e della federazione di Genova".
L'intervento completo di Raffaella Paita: http://www.youdem.tv/doc/277739/direzione-pd-intervento-di-raffaella-paita.htm