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Politica | 25 febbraio 2015, 11:30

Santiago Vacca a "Sotto Pressione": "Un centrodestra unito può battere questa sinistra"

"Offro la mia disponibilità per fare quello che può essere ritenuto che io sia capace di fare"

Santiago Vacca a "Sotto Pressione": "Un centrodestra unito può battere questa sinistra"

Si definisce “un cittadino moderato dell'area di centrodestra, militante in Forza Italia”. Ex Sindaco di Borghetto Santo Spirito ed ex Assessore all'Ambiente della Provincia di Savona, Santiago Vacca è uno dei principali esponenti forzisti sul territorio provinciale. Ospite di Cristiano Bosco a Sotto Pressione, ha spiegato di non bramare posizioni di potere a tutti i costi, anzi. “Ho svolto ruoli amministrativi dove sono stato chiamato e dove, per ambizione, mi sono candidato, perché la politica mi piace, è una passione, e non nascondo di essere ambizioso. Offro la mia disponibilità per fare quello che può essere ritenuto che io sia capace di fare”, ha affermato davanti alle telecamere di LiguriaWeb.tv, ripercorrendo la sua attività politica nel corso degli anni.

“Ho scelto di andare verso la Provincia: è andata come andata, con le Province, e se ci fosse stata una continuità dell'ente e fosse rimasto di primo grado, avrei voluto continuare questa esperienza. A livello comunale, tra Vice Sindaco e Sindaco ho svolto il ruolo di amministratore per quindici anni, ho ritenuto poi che dovessero andare avanti altri. Non è obbligatorio occupare per sempre un ruolo, anche se si ha la certezza di essere eletti”, ha aggiunto, non mancando di lanciare una piccola frecciata all'attuale amministrazione comunale. “Ritengo che Borghetto sia cresciuta molto con la maggioranza di cui ho fatto parte, spero che le prossime maggioranze continuino a far crescere il paese così come lo abbiamo fatto crescere noi: per ora, questa crescita, non si vede, forse sono momenti difficili”. Molti rappresentanti del centrodestra, anche storici, hanno abbandonato la nave per gettarsi sulle scialuppe renziane del PD. Santiago Vacca resta in Forza Italia. “Ho portato avanti molte battaglie, condiviso tante cose e altre no, è possibile anche non condividere quanto dettato dalla leadership. Tuttavia, resto nell'area in cui trovo che le mie idee vengano maggiormente rappresentate, anche se non per questo tutto quanto è successo in Forza Italia mi è andato bene. Oggi credo che il nostro partito debba trovare un nuovo futuro, che sicuramente deve trovare radici nel passato – altrimenti è un'altra cosa. Se è vera continuità, bisogna mantenere le antiche radici, ma far crescere nuove gemme”. Questo anche sul territorio ligure? Nel PD, per favorire il rinnovamento, usano le primarie. “Le primarie sono un meccanismo democratico difficile da gestire, in Italia non abbiamo grande cultura al riguardo, e recentemente lo abbiamo visto anche in Liguria, dove non è stato dato un bell'esempio. Se è vero che hanno votato anche persone che non potrebbero votare, o senza permesso di soggiorno, probabilmente c'è qualcosa che non va. Sicuramente si poteva fare meglio. Attendo che siano resi noti gli elenchi pubblici dei votanti, sono curioso di leggerli”. Per l'ex Assessore della Giunta Vaccarezza, il centrodestra ligure può ancora riprendersi. “Non dimentichiamoci che fino a qualche tempo fa il centrodestra ha governato in molti luoghi, e lo ha fatto bene. Questa capacità di governare non è persa. È solo un momento difficile. Negli ultimi venti anni la politica è stata caratterizzata dalle leadership, non solo in FI con Berlusconi, ma anche con l'IDV di Di Pietro, la Lega di Bossi e altri esempi. La gente vuole leader, persone che buchino la televisione e che possano parlare direttamente con gli elettori, perché non ci sono più le strutture territoriali in grado di tradurre quel contatto. La gente vuole il leader. Noi abbiamo un grande leader che ha saputo parlare con gli italiani e molto, ma che non è riuscito a fare tutto ciò che voleva. Di questo oggi paghiamo le conseguenze, sia lui che noi. Le riforme dovevano essere fatte, a cominciare da quella della giustizia. Questa è una nostra colpa: avremmo dovuto avere la capacità di farlo, e oggi questo lo paghiamo con gli italiani, che nutrono meno fiducia in noi”. Le tanto attese riforme, però, sembrano essere il punto di forza di Renzi. “Non ho mai votato il suo partito, ma se ce la fa, sono contento. Sono italiano, e se l'Italia va meglio e qualcuno riesce a fare quelle riforme che il centrodestra avrebbe difficoltà a portare avanti, meglio per tutti. Nel frattempo il centrodestra deve ricostruirsi, cercare leadership a livello nazionale e regionale”. Ma questa rinascita avverrà in tempo per le elezioni regionali? “Forza Italia ha un leader regionale, che è Sandro Biasotti, soggetto che ha governato la Liguria, una regione di sinistra e quindi difficile da governare. Il nostro è stato un ottimo presidente, ci dobbiamo riproporre per governare come ente. Abbiamo qualche difficoltà con la Lega, perché c'è un accordo nazionale che assegna la Liguria a Forza Italia: gli accordi in politica si devono mantenere, altrimenti non sono accordi. Questa è una difficoltà con il nostro principale alleato, ma se riusciamo a restare uniti, con una buona proposta di governo, questa sinistra, quella vista alle primarie, è un avversario che si può battere”. Per le priorità del territorio, Santiago Vacca non ha dubbi: “Per il ponente il turismo e le infrastrutture. Inoltre, dovremmo cambiare la mentalità burocratica. Ci ho provato, da amministratore, ma è come spingere in salita un carro nel fango. Non c'è la cultura di sbloccare le pratiche. Infine, bisogna lasciare spazio ai trentenni e ai quarantenni, ai giovani in tutti i sensi”. E quando Cristiano Bosco gli ha chiesto se sia sua intenzione di correre per le elezioni regionali, l'ex primo cittadino di Borghetto Santo Spirito ha risposto: “Non mi candido. Credo di avere un buon curriculum, ho sempre lavorato bene con tutti, non credo nelle battaglie all'ultimo rasoio. Siamo un gruppo di persone che a volte fanno un passo avanti e hanno un posto, a volte un passo indietro e fanno la loro parte. Se c'è la necessità, sono pronto a esserci. Ma se c'è qualcuno che si ritiene migliore di me, sono pronto a farmi da parte e sostenerlo”.

r.g.

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