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Attualità | 25 febbraio 2015, 10:45

Imperia, La Spezia e Savona fanno squadra nasce la Camera di Commercio delle Riviere Liguri

Deliberato l'accorpamento in un unico Ente, con sede a Savona, con quasi 100 mila imprese

Imperia, La Spezia e Savona fanno squadra nasce la Camera di Commercio delle Riviere Liguri

 

Con la contestuale approvazione di tre identiche delibere, i consigli camerali di Imperia, La Spezia e Savona hanno avviato ieri sera – con l'unanimità dei voti - le procedure per istituire la Camera di Commercio Industria Artigianato Agricoltura delle Riviere di Liguria – Imperia La Spezia Savona, soggetto giuridico risultante dall’accorpamento fra le tre camere di commercio liguri.

La decisione di procedere alla costituzione di un unico Ente scaturisce dall’avvio di un radicale processo di revisione delle funzioni degli assetti organizzativi in cui è impegnato da alcuni anni l’intero sistema camerale italiano e che ha subito un’accelerazione dopo che il Governo, con il decreto 90 del 2014, ha fortemente limitato le risorse delle camere di commercio con la riduzione del 35% degli introiti del diritto annuale per il 2015, percentuale che salirà al 40% nel 2016 e al 50% nel 2017.

Il drastico abbattimento del diritto annuale, che rappresenta mediamente il 70 per cento delle entrate camerali, ha compromesso le possibilità di intervento economico dei singoli enti, con seri rischi di soppressione nel caso non si adottassero misure in grado di contenere gli impatti negativi sui bilanci: dalla riduzione dei costi di struttura al ricorso a funzioni associate, ma anche – come indicato dal progetto di autoriforma approvato da Unioncamere nell’aprile dello scorso anno – accorpamenti volontari tra gli enti.

E’ stata questa la scelta che le Camere di Commercio di Imperia, La Spezia e Savona – in coerenza con la delibera di Unioncamere Liguria che prevede sul territorio regionale la presenza di una sola camera di commercio oltre a quella dell’area metropolitana di Genova – hanno intrapreso individuando i potenziali elementi di forte interrelazione e avviando lo studio dei primi piani economici. L’intero processo è stato illustrato e discusso, oltre che negli organi statutari, in specifici incontri con le associazioni di categoria dei tre territori.

La nuova Camera avrà sede a Savona in quanto baricentrica oltre che la più rilevante in termini di numero di aziende, e sedi operative a Imperia e La Spezia, con una base complessiva di circa 98 mila imprese (che a livello ligure si confrontano con le 108 mila della Camera di Commercio di Genova). Il territorio della nuova Camera di Commercio delle Riviere Liguri comprende oltre i due terzi della superficie regionale (3.600 kmq.) e il 45,5% della popolazione (724 mila residenti).

L’unicità degli organi (è previsto un consiglio camerale di 30 membri - oltre i rappresentanti dei lavoratori, consumatori e professionisti - in drastica riduzione rispetto agli attuali 72 consiglieri delle tre camere) e un’unica organizzazione gestionale sarà temperata dal mantenimento dell’autonomia e del rispetto delle specificità operative locali attraverso la valutazione e redistribuzione coerente degli apporti finanziari, patrimoniali e professionali nonché delle specializzazioni dei territori.

Territori caratterizzati da una forte uniformità geografica dove a fare da collante è il Mar Ligure, elemento fondamentale e comune, tanto da elevare la “blue economy” a vero e proprio pilastro dell’economia delle tre province. Le imprese legate all’economia del mare – dalla filiera ittica ai porti, dalla cantieristica al turismo – contribuiscono ben oltre il 10% al valore aggiunto e all’occupazione di Imperia, La Spezia e Savona, a fronte del 3% nazionale e, assieme a Genova, fanno della Liguria la regione italiana al primo posto per incidenza della “blue economy” sul totale dell’economia.

“Oltre a generare preziose economie di gestione, l’accorpamento tra gli enti camerali di Imperia, La Spezia e Savona – sottolinea il presidente della Camera di Commercio di Savona, Luciano Pasquale – apre la strada ad un nuovo modello di sostegno e di affiancamento delle imprese su territori diversi ma caratterizzati da una forte omogeneità, dove sarà possibile portare avanti una politica complessiva di sviluppo che punti sulla qualità e sul dinamismo imprenditoriale, valorizzando le potenzialità economiche e sociali di ciascuna area in un quadro di collaborazione con la Camera di Commercio di Genova finalizzato alla crescita della Liguria nel suo insieme”.   

  

c.s.

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