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Politica | 03 ottobre 2014, 10:56

Melgrati a "Sotto Pressione": "Per riconquistare la Regione serve il centrodestra unito"

Sanità, infrastrutture ed ambiente, le tre parole chiave per il capogruppo di Forza Italia per affrontare la prossima campagna elettorale

Melgrati a "Sotto Pressione": "Per riconquistare la Regione serve il centrodestra unito"

Il centrodestra può riconquistare la Liguria: deve sapersi coalizzare, stendere un programma condiviso e, ultimo ma non in ordine di importanza, cercare un candidato forte, possibilmente dalla società civile. È la ricetta di Marco Melgrati, capogruppo di Forza Italia in Consiglio Regionale, il quale, ospite di Cristiano Bosco a Sotto Pressione, ha indicato la “road map” per far vincere il centrodestra alle prossime elezioni regionali.

“Il centrodestra deve, prima di tutto, mettere insieme la coalizione e riunire le sue varie anime”, afferma Melgrati. “C'è stata una sorta di diaspora, che è avvenuta anche nel centrosinistra, in cui è avvenuta la disegregazione della formazione delle precedenti elezioni regionali, seguita da un'affermazione forte del Partito Democratico rispetto ai partiti minori. Nel nostro fronte, anche a causa della forzatura giudiziaria che ha portato Berlusconi a essere espulso dal parlamento, il centrodestra si è disgregato in più rivoli, con Forza Italia che rimane comunque il primo partito. È necessario, oggi, trovare una coalizione che si focalizzi su un programma di governo. Oggi, il PD parte favorito, ma con forti divisioni interne, e dunque non è assurdo pensare che anche il centrodestra, unito, possa provare a giocarsela e tentare di vincere le prossime regionali, con un bel candidato che emerga nei prossimi due mesi per arrivare in tempo alla campagna elettorale”.



Per l'esponente forzista, il candidato presidente è da cercare nella società civile. Senza ricorrere alle elezioni primarie, come fa il Partito Democratico, a meno che il nome scelto non sia condiviso da tutte le forze in campo: in tal caso, apre alle primarie di coalizione. “Le elezioni primarie sarebbero una soluzione se non ci fosse un candidato individuato da tutti i partiti, se quindi non raccogliesse il consenso di tutti”, nota l'ex Sindaco di Alassio. “La situazione non è drammatica: Forza Italia dovrebbe pescare dalla società civile, non dai tromboni e professionisti della politica come invece fa il PD. Loro li allevano fin da piccoli, nella FGCI, i giovani comunisti di una volta, nati nel partito con i pantaloni corti, che poi hanno fatto scalate da sindacalisti, consiglieri comunali, provinciali, regionali. Il nostro schieramento deve scegliere una persona che sia espressione della società civile: un 'Biasotti dei nostri giorni', che non può essere lo stesso Biasotti poiché lui stesso ha affermato di non voler essere candidato un'altra volta. Un imprenditore, un professionista, un professore universitario: ci sono parecchi profili che possono soddisfare a quelli che sono candidati giusti per il centrodestra”.

Sanità, infrastrutture, ambiente, le tre parole chiave, per Melgrati, per affrontare la prossima campagna elettorale regionale. “In Liguria abbiamo assistito a una distruzione della sanità, a una serie di mancate risposte sulle infrastrutture e su questioni ambientali”, dichiara il capogruppo di Forza Italia. “C'è stato il declassamento dei pronto soccorsi: in provincia di Savona, ad Albenga e Cairo Montenotte, a Imperia un altro, a Genova un altro ancora, e i risultati li denunciamo tutti i giorni. Non ci sono state risposte sulle infrastrutture principali, necessarie per il territorio, quali Gronda, Terzo Valico, ribaltamento a mare, Aurelia Bis. E poi scelte scellerate su temi importanti come quello dei rifiuti: ancora in questi giorni, la Giunta ha dato lo stop all'ampliamento delle discariche, senza però offrire una alternativa. Non possono pensare che la differenziata, da sola, sia una soluzione. Sono come Alice nel Paese delle Meraviglie, fuori dalla realtà. La nostra è forse l'unica regione che non ha un impianto di trattamento della spazzatura, che addirittura porta l'umido ad Alessandria, ed è priva di un termovalorizzatore. È assurdo, perché le discariche a cielo aperto sono bombe ecologiche. Sanità, infrastrutture, rifiuti, sono tre carenze drammatiche, tre realtà davanti agli occhi di tutti, e un cittadino che in questi anni ha avuto queste risposte, o che non ha avuto risposte, non può pensare di dare il voto a questi personaggi”.

Assieme alle Regionali, Melgrati non esclude il voto anche per le politiche, nel 2015. “Spero che si vada a votare anche per il Parlamento, che almeno questa volta Renzi abbia uno scatto di orgoglio e voglia essere legittimato dal voto popolare. Deve sfruttare l'ondata di consenso, il suo appeal, e forse gli conviene. Se continuerà a fare promesse che non vengono mantenute, finirà poi male, e poi sarà costretto ad andare a votare assieme alle regionali”.

r.g.

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