Ricomincia una nuova avventura per Pino e Pina Aonzo, gestori storici della "Latteria Gina" in piazza Chabrol. Per loro è imminente il trasferimento, e non sarà lontano. Infatti dal primo gennaio 2015 la “produzione di frappè” si sposta in via Caboto, sempre nel centro storico savonese. E’ ufficiale. Per i coniugi Aonzo, anche con il termine del contratto di affitto del locale in piazza Chabrol, non manca la volontà di mandare avanti una vera e propria tradizione. La gestione del locale tornerà nella mani dei nipoti della signora Gina, fondatrice e proprietaria del locale originale, mentre il contratto di locazione per Pino e Pina Aonzo terminerà a fine anno.
Sin dall’inizio, con la comunicazione da parte del proprietario di non rinnovare il contratto, i coniugi Aonzo avevano deciso di proseguire comunque l’attività da un’altra parte e ce l’hanno fatta. “Abbiamo ottenuto in affitto un locale in via Caboto e lì continueremo con passione a fare gli amati frappè ai savonesi – afferma Pino Aonzo – Per fortuna la nuova area sarà più grande rispetto all’attuale e abbiamo in mente di affiancare alla latteria-bar una esposizione permanente di strumenti musicali antichi, che tutti potranno ammirare dalle vetrine”.
Il nuovo locale, occupato precedentemente da Aprile Sport, si colloca in una posizione centralissima, vicino al Duomo, alle scuole medie di via Verzellino e al liceo Classico. “Uniremo così le due grandi passioni di famiglia, il frappè e la musica” afferma Pino Aonzo. Dalle vetrate saranno esposti strumenti musicali antichi come la balalaica e ovviamente il mandolino. Pino infatti ha trasmesso la passione musicale a suo figlio Carlo, che oggi è considerato uno dei più illustri mandolinisti del mondo. Ed è proprio al figlio Carlo e alla figlia Silvia che Pino vuole lasciare l’attività in futuro. “Il segreto del frappè passerà ai miei figli – afferma –per mandare avanti una tradizione che da 40 anni curiamo con amore”.
Forte era stata la mobilitazione dei savonesi alla notizia del cambio gestione del locale, tanto che era partita una raccolta firme per una petizione indirizzata al sindaco di Savona. “In totale abbiamo raccolto 2.500 firme, un segnale fortissimo da parte dei cittadini che ci hanno così manifestato la loro vicinanza. Un segno di gratitudine che non dimenticheremo mai e che ci spinge ancor di più ad andare avanti” conclude Aonzo.