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Attualità | 12 gennaio 2014, 09:56

ITIS Savona: togliere le porte dei bagni? “Una provocazione” per contrastare il problema del fumo. Il preside Gozzi: “Intraprendere con i ragazzi un percorso educativo”

Sotto il gesto, “la volontà di garantire ai ragazzi il diritto alla salute e allo studio nel rispetto della legge”

ITIS Savona: togliere le porte dei bagni? “Una provocazione” per contrastare il problema del fumo. Il preside Gozzi: “Intraprendere con i ragazzi un percorso educativo”

"Una provocazione". La definisce così il preside dell’Istituto Tecnico Ferraris-Pancaldo, Alessandro Gozzi, la scelta di privare i bagni scolastici delle porte. "La decisione deriva dalla necessità di contrastare definitivamente il fenomeno del fumo. Un intervento necessario e un tentativo per garantire agli studenti di questo istituto il diritto alla salute e il diritto allo studio. Ma non solo, per insegnare loro, futuri lavoratori, il rispetto della legge".

Infatti, il decreto legge Lorenzini ha ribadito il divieto rivolto agli studenti di fumare nei cortili delle scuole. La conseguenza? Bagni sovraffollati che si trasformano in sale fumatori. Ragazzi che, nell’intervallo, si ritrovano in massa a fumare nei bagni contravvenendo al divieto “vietato fumare” posto in evidenza all’interno delle mura scolastiche che applica al trasgressore una multa di 55 euro.

"Da quando è stata applicata la legge, abbiamo contato nell’istituto 7 multe – afferma Diego Cigliutti, docente di elettronica e responsabile orientamento – la scelta di togliere le porte è assolutamente provocatoria, la volontà è quella di far rispettare la legge e tutelare la salute dei ragazzi. Con l’applicazione del decreto Lorenzini, nel nostro istituto i docenti sono diventati delegati alla vigilanza sull’osservanza del divieto. Gli insegnanti possono segnalare le contravvenzioni”.

Negli ultimi mesi, infatti, i professori si scambiavano il turno per fare la ronda nei corridoi e nei bagni. Una situazione intollerabile fino a quando il preside Gozzi e un gruppo di docenti hanno optato per un gesto simbolico e nello stesso tempo ironico per risollevare la questione. Rimuovere le porte dei bagni ha un sé di sarcastico e provocatorio. La notizia infatti ha subito acquisito una rilevanza mediatica facendo il giro del web e dei social network. "Partendo da questo gesto simbolico voglio intraprendere con i ragazzi un percorso educativo per trovare, insieme, una soluzione condivisa. Per questo la scuola è chiamata alla tutela della salute, dello studio e della privacy – afferma il preside Gozzi – la scuola deve formare cittadini pensanti e consapevoli".

Dal web è sorta la polemica degli studenti, che, di ritorno dalle vacanze natalizie questo martedì, si sono meravigliati di trovare i bagni senza porte. Da una parte c’è chi dice "fumeremo lo stesso", dall’altra i non fumatori che lamentano di trovarsi in una nuvola di fumo quando vanno in bagno, concordano sulla scelta del dirigente scolastico.

"E’ un’azione estrema e simbolica quella del preside – afferma Andrea, studente del corso di elettronica – è comunque una situazione difficile da gestire nell’istituto”. Luca della quarta G difende i ragazzi che non fumano: "A rimetterci sono gli studenti non fumatori – afferma – data la situazione, in molti, evitiamo di andare ai bagni”. Altri si sono lamentati della mancanza di privacy con l’assenza delle porte ma il preside smentisce. "Ai servizi di ogni piano è stato lasciato almeno un bagno con la porta – precisa il preside Gozzi – dai corridoi non si vede niente, tra ragazzi non risulta esserci un problema di privacy mentre alle ragazze viene data la chiave per il bagno dei professori. E non si pensi che l’istituto tecnico sia un posto incivile e indisciplinato”.

Alcuni genitori hanno approvato il provvedimento del preside per far fronte a questa situazione. Ieri mattina il dirigente ha incontrato i rappresentanti d’istituto e ha annunciato che "presto ci saranno nuovi incontri che coinvolgeranno insegnanti e studenti. Saranno inoltre convocati i consigli di istituto e il comitato studentesco”. Ma quando saranno ripristinate le porte? “Quando gli studenti avranno imparato la lezione e saremo arrivati insieme ad un accordo” risponde il preside.


Debora Geido

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