Un piano nazionale straordinario contro il dissesto idrogeologico, per tutelare la fragilità della Liguria e preservarla, intervenendo sia sulle frane recenti che si sono abbattute sulla regione dalla fine del 2012 ad oggi, sia per metterla in sicurezza.
Lo chiedono gli assessori all’ambiente e alle infrastrutture della Regione Liguria, Renata Briano e Raffaella Paita dopo l’ennesima emergenza maltempo che ha riversato sulla Liguria per 48 ore ininterrotte piogge torrenziali che hanno determinato smottamenti e frane in tutta la regione. “Ci siamo già riuniti con le Province e abbiamo già ricevuto segnalazioni dai Comuni per aggiornare la situazione – hanno detto i due assessori – la situazione è di forte criticità e le risorse non sono sufficienti".
E’ un grido di dolore quello che lanciano alla Protezione civile nazionale e al futuro Governo Briano e Paita. “Noi stiamo lavorando in ogni interstizio di bilancio per cercare di capire come recuperare nuove risorse – aggiungono - ma senza nuovi trasferimenti sarà impossibile intervenire, ripristinando il territorio”.
Si parla di 10 milioni di danni su tutto il territorio regionale causati dalle recenti precipitazioni. Nello specifico le situazioni prioritarie sono: nello spezzino la frana di Terrile a Borghetto Vara, Ripa a Vezzano Ligure, la Marinella a S.Terenzo, Corniglia e Vernazza. Nel Genovese le frane di Lavagna e Uscio. A Savona le frane di Rialto, Calice, Finale Ligure, Vezzi, Millesimo e in provincia di Imperia a Villa Faraldi. “A queste frane – hanno concluso Briano e Paita - si devono pero’ aggiungere ulteriori smottamenti sparsi un po’ ovunque. Servono milioni di euro, frutto di una riflessione complessiva nazionale da parte della protezione civile, senza i quali è impossibile fare manutenzione e svolgere un presidio sul territorio vista la fragilità della nostra regione”.