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In Breve

| 07 febbraio 2012, 07:25

PD: We don’t wanna Loosy (now)

PD: non vogliamo Lusi (ora). Calciato fuori dal Partito Democratico Luigi Lusi (Loosy per gli amici) si è imbertato 13 milioni di euro sotto il naso del gotha. E dire che venne eletto qui in Liguria...

PD: We don’t wanna Loosy (now)


Tutto cominciò il primo aprile del 2004. Loosy, un pesce burlone, viene eletto tesoriere.
 
Ansa, ROMA, 1 APRILE - L' assemblea federale della Margherita ha eletto Franco Marini segretario organizzativo del partito, Dario Franceschini coordinatore dell' esecutivo, Luigi Lusi tesoriere.

L' assemblea ha inoltre eletto i membri dell' esecutivo che sarà formato da: Rosy Bindi, Cristina De Luca, Beppe Fioroni, Maurizio Fistarol, Paolo Gentiloni, Tino Iannuzzi, Salvatore Ladu, Linda Lanzillotta, Enrico Letta, Marina Magistrelli, Mauro Marino, Gianfranco Morgando, Andrea Papini, Rino Piscitello, Lapo Pistelli, Giovanni Procacci, Ermete Realacci, Gianluca Susta, Tiziano Treu e Riccardo Villari.
 
Quasi otto anni più tardi arriva la burla (dal gerundio Burlando) finale.
Ansa, 6 febbraio 2012: Loosy viene cacciato senza appello dal PD.
 
Eppure ai Democratici - anche a quelli che fan finta di niente – il nostro eroe era andato benone sinora. In particolare al PD Ligure si diede un gran daffare per farlo eleggere senatore, proprio nella nostra Regione.


Facciamo un passo indietro. Non era ancora la primavera nel 2008 quando il 3 marzo il PD presentò i suoi candidati: due donne, Roberta Pinotti, presidente uscente della commissione Difesa della Camera, al Senato e Giovanna Melandri, già ministro allo sport e politiche giovanili, alla Camera, sono state scelte come capolista del Pd in Liguria. Consistente la rappresentanza femminile in Liguria si presenteranno anche Claudio Gustavino, capogruppo uscente dell'Ulivo in consiglio regionale; Luigi Lusi, ex tesoriere nazionale della Margherita; Stefano Fassina, consigliere economico del viceministro Vincenzo Visco; Brunella Ricci, imperiese; Iolanda Pastine, consigliere a Santa Margherita (Genova); Paola Sisti, assessore provinciale alla Spezia; Giovanna Risso, assessore comunale ad Andora (Savona). donne tante, ma tutte nella parte bassa della lista, quella dove solo un miracolo ti può portare a Roma. In quella calda primavera il candidato Loosy del  PDLiguria (abbreviazione a basso rischio) scorrazzava anche per il ponente rilasciando indimenticabili interviste come questa, tratta dal suo stesso sito (se è sportivo non la cancella):
 
http://www.luigilusi.it/index.php?option=com_seyret&Itemid=125&task=videodirectlink&id=5
 
La campagna elettorale in liguria regalò tanti ricordi, alcuni immortalati in eloquenti fotografie. Qui vediamo il nostro accanto ad un Bersani raggiante al limite del bacio.

     
 
E qui invece con tutta la compagnia da voti al tavolo con Zunino, Burlando, e persino Bertolotto in penombra...


 

C'é anche Zunino accanto a Loosy

Tra il pubblico a spellarsi le mani un felice Riggeri accanto ad un'ilare Sorgini con stivali da cavallerizza bolscevica (mah...) Nella penombta, a guardar bene, troviamo anche il Miceli nel terzo cerchiolino rosso per caso...


E’ ancora un Luigi Lusi candidato a prender la parola sull’Ansa per sviolinar Bersani: ''L'accordo siglato tra il Ministro per lo sviluppo economico, Pierluigi Bersani, e la Ferrania e' un atto concreto per l'economia del Paese e puo' considerarsi una risposta agli allarmi dell'Ocse sulla produttivita' italiana''. Lo dichiara il senatore Luigi Lusi, candidato PD in Liguria. ‘’L’accordo segna un passo importante e decisivo - spiega Lusi - per il rilancio della Ferrania e della Valbormida, e risolve in positivo una situazione occupazionale obiettivamente difficile. Si apre finalmente uno spiraglio per il futuro dei lavoratori e, stante anche i finanziamenti previsti in  favore delle piccole medie imprese, per l'intera area savonese''.(ANSA).
 
Infatti oggi in Valbormida e a Ferrania, è tutta un’altra cosa.
 
La Liguria è zona facile per piazzar uomini PD, non ci furono particolari problemi per far eleggere il Loosy inaspettato paracadutato dell’ultima ora. E infatti divenne senatore. 

Dall’alto del suo scranno corse in soccorso del Burlando per le pensioni amianto di 200 lavoratori ex – Ansaldo, vestendo i panni ecologisti alla vigilia elettorale, per poi cambiare d’abito quando dall’amianto passa al carbone. L’amianto fa male, il carbone no dice il Burlando ecologista, che non crede che il carbone possa essere  “l’amianto prossimo”. Anche perché il suo capo con il sigaro (quello in foto) il carbone lo sostiene, eccome, tanto da chiudere la campagna elettorale a Cairo Montenotte, quella che portò il suo Loosy in Senato e in commissione bilancio.
 
Ma la candidatura di Loosy ad onor del vero generò qualche mal di pancia a ponente. Qualche sindaco si arrabbiò e decise di non impegnarsi per il voto al senato.

Consegnando così alle urne di Palazzo Madama un risultato più basso, le lista perse il quorum, ma non gli uomini, che risultarono tutti eletti, mentre l’altra metà del cielo rimase in attesa.

La margheritina Brunella Ricci potrebbe entra in parlamento se Lusi oggi si dimettesse da senatore, ma il Paradiso  e gli elettori possono attendere. Ed il PdLiguria sfoglia la margherita: “si dimette, non si dimette, si dimette, non si dimette….”.

Mario Molinari & Claudio Porchia

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